sabato 6 dicembre 2014

Dal doping alla protezione. Divi della tv e calciatori si rivolgevano a De Carlo

Spiccano i rapporti coi vip dell’ultimo uomo arrestato

Se nel mondo di sopra, per dirla con le parole dell’ex Nar Carminati, ci stanno i politici e in quello di sotto i criminali, nel mondo di mezzo è davvero tutto possibile. Anche che vip del mondo dello spettacolo e del calcio chiedano aiuto a chi oggi è dietro le sbarre.  
Per carità, nessuno dei beniamini del pubblico risulta indagato, e nessun episodio è di rilievo giudiziario, ma da intercettazioni e pedinamenti si registrano singolari frequentazioni - a partire dalla bella Belen - e ancor più sorprendenti richieste d’aiuto. Come quella del conduttore tv Teo Mammuccari che ha bisogno di sostanze dopanti per la palestra, o la protezione sollecitata dal centrocampista della Roma Daniele De Rossi dopo una turbolenta serata in discoteca.  

Destinatario delle sollecitazioni è sempre Giovanni De Carlo, l’ultimo ad essere arrestato (non per associazione mafiosa ma per trasferimento fraudolento di valori e favoreggiamento, con l’aggravante di aver agevolato il sodalizio criminale) perché si trovava in vacanza in Thailandia. Uno che gira in Ferrari per il centro di Roma e abita in un lussuoso appartamento di 8 camere vicino a Castel Sant’Angelo. I carabinieri del Ros, agli ordini del generale Parente e il colonnello Russo, intercettano De Carlo che risponde alle pressioni di Mammuccari sulla corsa in farmacia. «ahò e mo ce vado... mo ce vado... mo vado e almeno non spiattello i cavoli tua in giro... non dico che vuoi diventà Hulk». L’altro ride e dice: «Eh hai capito... dai allora se beccamo più tardi me fai sapè... ciao Giò...». 

È invece alle 3 del mattino del 30 settembre 2013, che Daniele De Rossi contatta sul cellulare De Carlo. Due chiamate vanno a vuoto. Ma alla fine Giovanni telefona al calciatore «chiedendogli di cosa avesse bisogno e lui spiega che in quanto, assieme al compagno di squadra Mehdi Benatia, aveva avuto poco prima una discussione con un ragazzo all’interno di un locale notturno e temendo ulteriori conseguenze, aveva pensato a De Carlo». De Rossi: «No, avevo pensato che aveva chiamato qualche malandrino... qualche coattone... ho detto famme sentì Giovanni». In realtà nel frattempo era intervenuta la polizia e di De Carlo non c’era stato più bisogno. Ma lui «dando prova di grande confidenza, gli confermava di poter contare sempre sul suo aiuto: “chiamame sempre... bravo! Hai fatto bene Danie’, amico mio». Il centrocampista giallorosso, intervistato da Roma Radio, si difende: «Chiamai De Carlo solo perché era in quel locale e conosceva il tipo con cui avevo litigato». L’orecchio investigativo ha poi permesso di appurare «numerosi contatti e frequentazioni di questo De Carlo con le showgirl, come Ludovica Caramis, Alessia Tedeschi, (rispettivamente compagne dei calciatori professionisti Matteo Destro e Blerim Dzemaili, ospitate per diversi giorni all’interno della propria abitazione) e in ultimo Belen Rodriguez e Stefano De Martino». Poi c’è il capitolo del cantante Gigi D’Alessio. De Carlo fu pedinato mentre si recava a casa sua dopo che aveva subito il furto di una collezione di Rolex dal valore di quattro milioni. Ma l’artista replica: «Non ho mai conosciuto questa persona, parlerò attraverso il mio avvocato». E De Carlo si dava alla bella vita, Carminati si vantava dell’amicizia con Fabio Panetta, numero 3 della Bce: «Ognuno ha preso la strada ahò, chi è diventato un bandito da strada ...chi è che si è laureato… a quei tempi ci stava gente che adesso sta nell’ufficio studi della Banca di Italia, che stavamo insieme a fare politica quando eravamo ragazzini. Ci sta Fabio Panetta, il numero 3 della Bce, quello, l’unico della Banca d’Italia che si è portato Draghi io ci ho fatto le vacanze insieme per tutta la vita è uno dei miei migliori amici, ogni tanto mi chiama». Mentre l’ex moglie del re delle cliniche Angelucci, Martina Sonni, millantava una relazione con Carminati per minacciare il marito «per questioni giudiziarie inerenti alla causa di separazione».

Fonte: lastampa.it

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