I carabinieri hanno arrestato Fabrizio 'Bicio' Pensa, il fotografo della scuderia di Corona è accusato di estorsione. In manette anche Giovanni Bellavista, fratello del camieriere che ricevette la busta da un uomo di fiducia degli Agnelli col denaro
Fabrizio "Bicio" Pensa, che è stato il fotografo più noto della scuderia di Fabrizio Corona, è stato arrestato dai carabinieri di Milano con l'accusa di estorsione in concorso insieme perché coinvolto nel presunto ricatto ai danni di Lapo Elkann attraverso un video "compromettente".
Insieme con il "paparazzo" i militari hanno arrestato anche Giovanni Bellavista, fratello di Enrico, il cameriere di 31 anni incensurato bloccato il 4 dicembre 2014 dopo aver ricevuto da un uomo di fiducia del rampollo di casa Agnelli una busta con del denaro in un hotel di Milano.
Nei confronti dei due, i carabinieri hanno eseguito una misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal Gip Stefania Pepe su richiesta del Pm Giancarla Serafini. L'indagine condotta dal Nucleo investigativo dell'Arma del capoluogo lombardo era scatta il 29 ottobre dell'anno scorso dalla denuncia dello stesso Elkann.
L'indagine per cui oggi sono stati eseguiti i due nuovi arresti ai domiciliari è coordinata dal pm di Milano Giancarla Serafini e dal procuratore aggiunto Alberto Nobili. Le accuse sono per Pensa tentata estorsione di 90 mila euro e per Giovanni Bellavista, fratello del cameriere Enrico finito in carcere lo scorso dicembre (è già a processo con rito abbreviato), di estorsione di 30 mila euro e di tentata estorsione di 90 mila euro. L'ordinanza di custodia cautelare è firmata dal gip di Milano Stefania Pepe.
Al centro del presunto ricatto ai danni del nipote di Gianni Agnelli, ci sarebbe un presunto video "compromettente". Immagini che mostrerebbero un pomeriggio trascorso da Elkann con Enrico Bellavista e suo fratello. Il rampollo di casa Agnelli, stando a quanto ricostruito negli atti dell'indagine, ha passato alcune ore nell'aprile 2014 con i due fratelli e, in particolare, come ha raccontato lo stesso Elkann in un verbale, dopo aver presentato denuncia il 29 ottobre scorso, incontrò Enrico Bellavista "in occasione di una serata in Milano (...) avevo bevuto molti bicchieri di superalcolici (...) non completamente cosciente, accettai il suo invito ed entrai nella sua auto".
Finì nell'appartamento del giovane, dove c'era anche il fratello, e l'uomo "distese sul tavolo linee di sostanza di colore bianco, facendomi intendere fosse cocaina (...) non mi ricordo assolutamente, anche in ragione del mio stato di confusione legato alla precedente assunzione di alcol, se provai tale sostanza".
Verso la fine di giugno, poi, il cameriere, in concorso con il fratello, che con uno smartphone aveva girato il video, avrebbe minacciato il "noto imprenditore" di diffondere le immagini "via internet o tramite organi di stampa". E il 19 luglio scorso Elkann, attraverso il suo "stretto collaboratore Nelson Shawn Carlo", avrebbe consegnato ai fratelli 30mila euro, con tanto di "scrittura privata" e prendendo in cambio il telefono con le immagini. Da qui ora l'accusa di estorsione anche per Giovanni Bellavista. Sarebbe stato, poi, Fabrizio Pensa, detto 'Bicio', paparazzo ex collaboratore di Fabrizio Corona e già coinvolto nell'inchiesta Vallettopoli, ad avanzare, per conto dei due fratelli, al collaboratore di Elkann una "nuova richiesta di 350mila euro affermando che in caso di mancato pagamento le immagini sarebbero state cedute al giornalista Alfonso Signorini per la successiva pubblicazione o, in alternativa, avrebbe provveduto direttamente alla loro divulgazione in Rete".
Da qui l'accusa di tentata estorsione anche per Pensa e Giovanni Bellavista. Nel frattempo, però, Elkann aveva deciso stavolta di sporgere denuncia e nel corso di un finto appuntamento per la consegna di 90mila euro (la richiesta si era abbassata) Enrico Bellavista è stato arrestato in un albergo di Milano.
Fonte: quotidiano.net