Multa di 20mila euro e provvisionale di 20mila al collega e avvocato Italo Tomassoni per il caso De Dominicis
Ventimila euro di multa e altri 20mila di provvisionale. Costa cara a Vittorio Sgarbi l’accusa di incompetenza rivolta all’avvocato e collega Italo Tomassoni, di Foligno. La sentenza del processo che vedeva il critico d’arte ferrarese accusato di diffamazione è arrivata ieri, pronunciata dal giudice Alessandra Testoni. Sgarbi non era presente in aula alla lettura del dispositivo. C’erano il pm Filippo Di Benedetto e gli avvocati della difesa, Paolo Rossi di Macerata e Nicola Sganzerla di Ferrara.
Quasi sicuro il ricorso in appello mentre bisognerà attendere 90 giorni per le motivazioni. Sullo sfondo della contesa artistica e giudiziaria c’erano le opere di Gino De Dominicis, morto nel 1998 a 51 anni, artista originale e poliedrico.
La causa fu innescata da un articolo, attribuito a Sgarbi, pubblicato nel novembre 2012 sul quotidiano on line Notix.it: in questo intervento, inviato dall’ufficio stampa di Sgarbi alla redazione e pubblicato integralmente il critico ferrarese, parlando dell'eredità culturale di De Dominicis e di un catalogo inerente l’attività dell’artista, accusava Tomassoni che rappresentava nella vicenda la vedova di De Domincis, di essere un dilettante, incompetente e di avere fortemente condizionato l'unica erede del pittore.
Nel processo ferrarese sono stati chiamati a testimoniare Achille Bonito Oliva, Bruno Corà (presidente Fondazione Burri) e Duccio Trombadori, altro critico di fama nazionale. «Darmi del dilettante - aveva spiegato Tomassoni al giudice in aula - è fuori luogo, visto che sono presente da 50 anni sulla scena italiana, tutti sanno chi sono e dire che ho approfittato della signora Paola non lo posso accettare».
Fonte: lanuovaferrara.gelocal.it
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