mercoledì 1 ottobre 2014

Morto dopo arresto: secondo i giudici non vi fu violenza gratuita della polizia

 "Non vi fu alcuna violenza gratuita" da parte dei 4 poliziotti che arrestarono Michele Ferrulli, morto il 30 giugno 2011 a Milano mentre gli agenti lo stavano ammanettando. Questo è quanto hanno scritto i giudici della Prima Corte d'Assise di Milano nelle motivazioni alla sentenza con la quale il 3 luglio scorso hanno assolto Michele Lucchetti, Roberto Stefano Piva, Sebastiano Cannizzo e Francesco Ercoli dall'accusa di omicidio preterintenzionale, inoltre  "La condotta di colluttazione e' tipica solo se interpretata come condotta di 'percosse' (...). In realta' non fu usato alcun corpo contundente, la condotta di percosse consistette nei soli 'tre colpi' e 'sette colpi' (dati in modo non particolarmente violento); tale condotta fu giustificata dalla necessita' di vincere la resistenza di Ferrulli a farsi ammanettare; si mantenne entro i limiti imposti da tale necessita', rispettando altresi' il principio di proporzione".

cronache criminali


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