sabato 7 febbraio 2015

Crematorio Messico, ipotesi truffa: cadaveri non bruciati perché costava troppo

Di fatto i corpi venivano solo ricoperti con della calce, e quindi imbalsamati

Crematorio Messico, ipotesi truffa: cadaveri non bruciati perché costava troppo

Proseguono le indagini ad ad Acapulco, in Messico, dove i cadaveri di 61 persone sono stati ritrovati in un forno crematorio abbandonato, lontano 200 chilometri dal luogo dove sono scomparsi a settembre 43 studenti. Molti dei corpi erano "perfettamente imbalsamati", sottolineano gli investigatori, che stanno indagando su una possibile "truffa" o "negligenza" da parte dei proprietari del crematorio, che volevano di fatto risparmiare sui costi.

I responsabili dell'inchiesta non escludono infatti che agenzie funerarie della città messicana portassero i corpi presso il crematorio, dove però di fatto la pratica della cremazione non avveniva a causa - viene precisato - degli alti costi dell'energia. Proprio tenendo conto di tale possibilità, verranno ascoltati i responsabili dell'Associazione funeraria dello stato di Guerrero.

Qualche ora fa la polizia ha arrestato due dei responsabili del crematorio ma un terzo, il proprietario, è irreperibile. La giustizia, aggiungono i media, è pronta a porli sotto inchiesta "per mancato rispetto dei cadaveri e delle normative relativa all'inumazione, e per attentato contro le persone decedute".


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