venerdì 14 luglio 2017

Cagliari, picchia a sangue la fidanzata e si uccide credendola morta

Il tragico gesto al culmine di una lite. La 26enne di Assemini è ricoverata allʼospedale Brotzu in coma farmacologico

Un 25enne di Cagliari, R. M., si è ucciso lanciandosi nel vuoto da un cavalcavia vicino allo stadio Sant'Elia. L'uomo ha picchiato a sangue la fidanzata, che è svenuta durante una violenta lite. Poi, forse credendola morta, ha deciso di togliersi la vita. M. P., 26 anni di Assemini, è ricoverata all'ospedale Brotzu in coma farmacologico. Il tragico episodio è avvenuto nella notte, intorno alle 4.

La lite - I due fidanzati avrebbero raggiunto la zona dello stadio a bordo di una Lancia Y. Hanno avuto una violenta discussione probabilmente iniziata prima a bordo del veicolo e poi per strada. Urla e botte, il 25enne ha colpito ripetutamente al volto la ragazza. La giovane ha tentato di allontanarsi e dopo aver percorso qualche metro è svenuta.

Il ragazzo la crede morta e si uccide - A quel punto, forse preso dal panico, R. M., è fuggito. E' salito sul cavalcavia che da via Schiavazzi porta al Sant'Elia e si è lanciato nel vuoto. A far scattare l'allarme è stato il custode del nuovo stadio del Cagliari in costruzione proprio accanto al vecchio (che sarà demolito e ricostruito), allarmato dalle urla che aveva sentito arrivare dalla zona.

La 26enne è in coma farmacologico - Sul posto sono arrivati gli agenti della Squadra volante e il 118. La 26enne è stata trasportata in ospedale, mentre a nulla sono valsi i tentativi di rianimare il 25enne. A Sant'Elia sono arrivati gli investigatori della Squadra mobile che hanno avviato le indagini. La ragazza è ricoverata in coma farmacologico.


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