lunedì 30 marzo 2015

Caso Mez, Sollecito: "La mia vita sequestrata, è stato insopportabile"

L'ingegnere pugliese in conferenza stampa dopo l'assoluzione nel processo per la morte della Kercher: "Sono tornato in libertà, voglio dimenticare tutto, ma la ferita non smetterà di sanguinare". E "non chiamatemi più assassino"

Caso Mez, Sollecito: "La mia vita sequestrata, è stato insopportabile"

"Il mio è stato un sequestro insopportabile. Sono stato additato come un assassino senza uno straccio di prova. Ora sono tornato alla libertà". Lo ha detto Raffaele Sollecito in conferenza stampa dopo l'assoluzione definitiva nel processo per la morte di Meredith Kercher. "Voglio dimenticare tutto ma questa ferita non smetterà mai di sanguinare", ha aggiunto. "La mia famiglia è stata fatta a pezzi per nulla, non mi spiego il perché di tanto odio".

"Il mio rapporto con Amanda? Una semplice storia d'affetto" - "Il mio rapporto con Amanda era una semplice storia d'affetto tra due ragazzi. Auguro ad Amanda ogni bene, forse scriverò un libro, ora voglio dimenticare", ha spiegato l'ingegnere pugliese. "Ringrazio i giudici che mi hanno risarcito di tante sofferenze, la ferita non smetterà mai di sanguinare, non si cicatrizzerà mai. Sono completamente estraneo a tutta questa vicenda", ha poi ribadito. "Il dolore è ancora presente, se guardo l'esito finale la giustizia ha funzionato".

"Nessuno mi chiami più assassino" - "Non accetto mai più di essere definito assassino e mi tutelerò nelle sedi opportune nel caso ce ne fosse bisogno", ha continuato Sollecito. L'avvocato Bongiorno ha chiarito che quello di oggi è "un contributo che vuole dare Raffaele, una sua dichiarazione, che vi darà contezza del suo stato d'animo. Non è una conferenza tecnica. Non intendiamo rifare il processo; questo è un incontro con i giornalisti visto che altrimenti non lo lascereste continuare a vivere. Non intendiamo parlare di tecnicismi".

Bongiorno: "Non sfrutteremo la responsabilità civile per vendetta" - "Valuteremo istanze relativamente all'ingiusta detenzione, ma non ci sono sentimenti di vendetta nell'animo di Raffaele. Non cerchiamo vendette verso giudici che hanno sbagliato", ha infine sottolineato la Bongiorno. "E' sbagliato pensare che andremo a frustare i giudici. La responsabilità civile è un istituto serissimo, non va esercitato con spirito di vendetta, non ci sono allo stato iniziative di questo genere".

Maori: "Tocca a Rudy Guede dare spiegazioni alla famiglia Kercher" - "L'omicidio di Meredith è avvenuto esclusivamente per mano di Rudy Guede che sta scontando una condanna bassissima, è lui che deve far sapere alla famiglia Kercher la verità dei fatti", ha invece detto l'avvocato Luca Maori che ha difeso Raffaele Sollecito insieme a Giulia Bongiorno


cronache criminali

venerdì 27 marzo 2015

Ruby ter:"Altre 10 ragazze stipendiate". L'avvocato: "Prosegue diffamazione"

Dagli atti del processo depositati al Riesame emergerebbe che le ragazze riceverebbero da Silvio Berlusconi bonifici da 2mila euro al mese. L'avvocato Cecconi: "Diffusione di particolari e nomi che non c'entrano nulla con i fatti in causa"

Ruby ter:"Altre 10 ragazze stipendiate"L'avvocato: "Prosegue diffamazione"

Secondo gli atti del processo "Ruby ter", depositati al tribunale del riesame, anche altre ragazze, dieci in totale, riceverebbero "tuttora" bonifici mensili da 2.000-2.500 euro da Silvio Berlusconi. Pronta la risposta dell'avvocato di Berlusconi, Federico Cecconi: "Vengono pubblicati illegittimamente atti di indagine con particolari e nomi che nulla hanno a che fare con i fatti di causa. Continua il tentativo di diffamazione e delegittimazione".

Secondo gli atti si tratterebbe di versamenti periodici che, invece, il leader di FI ha preferito sospendere, a fine dicembre 2013, per tutte quelle giovani, una ventina in tutto, passate sul banco dei testimoni dei processi sul caso Ruby e finite indagate per corruzione in atti giudiziari. 

In un verbale dello scorso 20 febbraio, infatti, Giuseppe Spinelli, ragioniere di fiducia di Berlusconi e addetto ai versamenti alle ragazze che avrebbero preso parte alle serate nelle residenze di Berlusconi, ha spiegato che "tra le persone a cui vengono fatti bonifici sistematici vi sono alcune persone che non hanno nessuna attinenza con fatti di questo procedimento". Spinelli ha, poi, fornito agli investigatori della sezione pg "un elenco" con i "nominativi" delle dieci donne, non indagate, che "tuttora percepiscono bonifici mensili".

Nell'elenco ci sono anche alcune donne che avrebbero partecipato a serate con Berlusconi a Palazzo Grazioli. Tra queste Maria Letizia Cioffi, la quale, tra l'altro, nelle carte del processo Ruby già figurava come presente ad Arcore (nemmeno lei è indagata nell'inchiesta "ter"). E poi la brasiliana Mirian Marcondes, anche lei tra le ospiti a Roma. Del 'giro' delle cene nelle residenze dell'ex premier sarebbe anche Cristina Ravot, cantante, modella e amica di Mariano Apicella, così come la modella ucraina Marianna Yushchak. Maria Grazia Veroni, 'storica' amica di Berlusconi, invece, è stata già testimone nel processo Ruby. Nel documento figurano anche l'attrice Tiziana Buldini, che riceverebbe 2.000 euro, così come la modella Carolina Campioli, l'attrice Valeria Cramerotti, la modella Erika Marcato e la modella lituana Kulyte Rasa. Nell'elenco, tra l'altro, come undicesima anche Nicole Minetti con la cifra "15mila euro" a fianco..

L'avvocato: "Prosegue l'opera di diffamazione" - "Anche quest'oggi continuano ad essere pubblicati illegittimamente atti di indagine del cosiddetto procedimento Ruby ter, fornendo particolari e nomi che nulla hanno a che fare con i fatti di causa". Lo afferma in una nota l'avvocato Federico Cecconi, difensore di Silvio Berlusconi nel processo cosiddetto Ruby ter. "Da tutto ciò, comunque, si evince che il Presidente Berlusconi, come peraltro già ampiamente noto e documentato, aiuta da sempre e in modo generoso e disinteressato numerose istituzioni, nonché decine e decine di persone che, come i soggetti quest'oggi indicati, nulla hanno a che fare con il procedimento in corso. E' evidente che la propagazione di queste notizie - conclude Cecconi - costituisce l'ennesimo tentativo di diffamare e delegittimare il Presidente Berlusconi".


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Milano, ferito a mensa dei poveri

Lite in fila, colpito con un acido

Milano, ferito a mensa dei poveri

Un uomo di 60 anni è stato ferito al volto con una bottiglietta di acido, a Milano, dopo aver litigato con una persona nella fila della mensa dei poveri di via Corsico. Il ferito e' stato trasportato all'ospedale Fatebenefratelli e non è in pericolo di vita. L'aggressore è scappato prima dell'arrivo delle forze dell'ordine.


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Simulano esecuzione Isis: sospesi

Padova, era una goliardata di ragazzini

Simulano esecuzione Isis: sospesi

Alcuni tredicenni di un istituto scolastico del Padovano sono stati sospesi per tre giorni per una goliardata. Si sono infatti fotografati con i telefonini mentre con un pezzo di plastica in mano simulavano, sorridendo, qualcosa che ricorda una esecuzione stile Isis: "vittima" un loro compagno con in testa degli indumenti intimi.


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Sollecito arrivato in Cassazione

Caso Meredith Kercher, attesa sentenza

Sollecito arrivato in Cassazione

Raffaele Sollecito è arrivato in Cassazione insieme ai suoi legali Giulia Bongiorno e Luca Maori. E' in attesa che inizi l'udienza nell'Aula Magna della Suprema Corte, che oggi darà il suo verdetto sull'omicidio di Meredith Kercher. Con Sollecito ci sono anche la fidanzata Greta e il padre Francesco con la sua compagna. Numerosi i cronisti dei media italiani e stranieri presenti.


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Condanna per stupro, carabiniere si uccide davanti a casa della vittima

Il 55enne Edoardo Milani, maresciallo, era stato sospeso dal servizio dopo aver ricevuto la pena a 7 anni di reclusione per violenza sessuale

Condanna per stupro, carabiniere si uccide davanti a casa della vittima

Un maresciallo dei carabinieri, il 55enne Edoardo Milani, si è suicidato dopo essere stato sospeso dal servizio per via di una condanna a 7 anni di reclusione per violenza sessuale, diventata definitiva mercoledì. Il sottufficiale si è sparato un colpo di pistola alla testa a Vallecrosia, nell'Imperiese, davanti all'abitazione di una delle tre donne che lo avevano denunciato.

Edoardo Milani, che all'epoca dei fatti era in servizio presso la compagnia di Bordighera, è stato accusato di aver abusato di tre donne in cinque episodi distinti, tra il 2005 e il 2008.  Il militare, subito dopo lo scandalo era stato aggregato al comando carabinieri della Regione Liguria e, dopo il giudizio di secondo grado, sospeso dal servizio in attesa della Cassazione che ha respinto il suo ricorso. Nell'aprile del 2014, la seconda Sezione Penale della Corte di Appello, di Genova, lo aveva condannato a 7 anni e 6 mesi, per aver abusato di tre donne, in cinque episodi distinti, nel periodo a cavallo tra il 2005 e il 2008, quattro dei quali in caserma.

In primo grado, il tribunale collegiale di Sanremo lo condannò a 2 anni e 4 mesi. Milani era accusato di violenza sessuale e violenza privata, oltre che di accesso indebito alla banca dati informatica, ma per quest'ultimo capo di imputazione venne assolto, perché il fatto non sussiste. 

A denunciare Milani furono tre donne. Il primo episodio, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, risale al 2005 e vedeva come parte offesa una donna che si era rivolta a lui per discutere dello stato di detenzione del figlio. Nel gennaio 2008, vittima è la donna davanti alla cui casa Milani si è oggi tolto la vita e che si era trovava nell'ufficio del maresciallo per una lite con un collega di lavoro. I carabinieri della Stazione di Vallecrosia, non hanno trovato alcuna lettera di addio all'interno della sua auto. Dal caricatore della sua pistola mancava un solo colpo.


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Ritrovate una tela di Picasso da 15 milioni di euro e una statua romana

Le opere stavano per essere esportate. L'operazione è stata eseguita dai carabinieri per la tutela del patrimonio culturale

Ritrovate una tela di Picasso da 15 milioni di euro e una statua romana

I carabinieri hanno ritrovato un'opera di Picasso da 15 milioni di euro. Il quadro, che è del 1912, stava per essere esportato. Si tratta di una tela di medie dimensioni che apparterrebbe al pieno periodo del cubismo. I militari hanno anche recuperato una statua romana del III sec. d.c. dal valore di 8 milioni, trafugata nel Lazio con uno scavo clandestino. E' una scultura molto rara che raffigura il dio Mitra nell'atto di uccidere un toro.

La statua è un reperto particolarmente prezioso per l'eccezionale integrità e per il soggetto rappresentato. Due esemplari simili si trovano al British Museum e ai Musei Vaticani. Il valore di stima partirebbe dagli 8 milioni di euro.

I dettagli dell'operazione verranno diffusi nella conferenza stampa che si terrà alle 11 al Ministero dei Beni culturali, dove saranno mostrate le opere.


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Piacenza, uomo ucciso in casa dopo una lite: sospetti sulla moglie

La donna è stata portata in Questura: avrebbe colpito il marito al petto con un coltello da cucina

Piacenza, uomo ucciso in casa dopo una lite: sospetti sulla moglie

Un uomo di 64 anni, Giovanni Mutti, è stato ucciso nella sua abitazione di Quarto, frazione di Piacenza. I sospetti si concentrano sulla moglie della vittima, che è stata portata in questura. Secondo gli inquirenti la donna, al culmine di una lite, avrebbe colpito il marito al petto, vicino al cuore, con un coltello da cucina. Il delitto è avvenuto poco prima dell'una.

Gli operatori del 118 e gli agenti di polizia hanno trovato Mutti riverso nel sangue vicino alle scale al primo piano della lussuosa villa in cui abitava. Sarebbe stato colpito almeno due volte. 

Le indagini sono proseguite per tutta la notte: la moglie è stata ascoltata dal sostituto procuratore Antonio Colonna e dagli investigatori della squadra mobile diretta dal commissario Salvatore Blasco.


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giovedì 26 marzo 2015

Roma,pirata investe donna e scappa

Vittima in ospedale in codice rosso

Roma,pirata investe donna e scappa

Una donna è stata investita alla periferia di Roma da un'auto che non si è fermata a prestare soccorso. E' accaduto in via Mattia Battistini, all'altezza del civico 103. La donna è stata trasportata in ospedale in codice rosso. Della vicenda si occupa la polizia municipale.


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Barletta, tenta di uccidere la ex: arrestato

Barletta, anziana sfregiata per errore

Barletta, tenta di uccidere la ex: arrestato

Un 58enne pregiudicato di Andria è stato arrestato dai militari della Compagnia di Barletta dopo che, taglierino alla mano, pensando di uccidere la ex moglie, ha brutalmente sfigurato il volto di una 71enne che si trovava in auto insieme alla cognata. L'uomo era uscito dal carcere appena due settimane prima, condannato per aver già tentato di ammazzare la donna. Dopo l'agguato si è dato alla fuga, ma è stato individuato a Bojano, in Molise.


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Assalti a bancomat, due arresti

Vicenza,malviventi erano già in carcere

Assalti a bancomat, due arresti

Due persone sono state arrestate dai carabinieri di Vicenza per almeno sette assalti a bancomat. I due, giostrai, erano già in carcere: facevano parte della banda che il 13 gennaio scorso, dopo aver preso di mira una banca nel Trevigiano, rimase coinvolta in un incidente stradale in cui morirono due malviventi. Proprio nel tentativo di fuga, finirono in manette. Identificato e denunciato il quinto membro della banda, un giostraio pluripregiudicato.


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Camorra, scoperto arsenale a Napoli

Durante perquisizioni al rione Sanità

Camorra, scoperto arsenale a Napoli

Un vero e proprio arsenale è stato scoperto dai carabinieri a Napoli, durante alcune perquisizioni a carico di pregiudicati nel rione Sanità. Tra le armi, trovati un Kalashnikov, tre fucili a canne mozze, una pistola mitragliatrice e cinque pistole di vario tipo. Sequestrati anche un passamontagna, una placca e una pettorina simili a quelle in uso alle forze dell'ordine. Era tutto in tre borsoni sul terrazzo di un'abitazione.


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Sgominata banda di contrabbandieri: 4mila tonnellate di gasolio irregolare

Otto le persone finite in manette grazie alla Gdf di Roma. Il carburante introdotto clandestinamente e poi venduto in nero

Sgominata banda di contrabbandieri: 4mila tonnellate di gasolio irregolare

Otto persone sono state arrestate dagli uomini della guardia di finanza di Roma nell'ambito di un'inchiesta sul contrabbando di gasolio. Disposte perquisizioni in tutta Italia e in altri cinque Paesi dell'Unione europea. Secondo quanto accertato dagli investigatori, oltre 4mila tonnellate sarebbero state introdotte clandestinamente in Italia dal 2013 ad oggi e destinate alla rivendita in "nero".

Le indagini hanno portato alla luce un sodalizio criminale dedito al traffico internazionale di gasolio, toccando, oltre all'Italia, Germania, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania e Malta. Otto gli arresti nel corso di una vasta operazione di polizia giudiziaria eseguita dai Finanzieri del Comando Provinciale di Roma, sei in carcere e due ai domiciliari, di cui uno nel Regno Unito. Decine le perquisizioni, anche all'estero, dove i militari hanno operato a supporto delle forze di polizia locali.


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Meredith, slitta la sentenza della Cassazione Pg: "Corretta la decisione dell'Appello bis"

La decisione dei giudici, sui ricorsi contro le condanne inflitte dalla Corte d'Appello di Firenze per il delitto compiuto a Perugia nel 2007, dovrebbe arrivare venerdì. Amanda: "Sono preoccupata ma aspetto con fiducia"

Meredith, slitta la sentenza della Cassazione Pg: "Corretta la decisione dell'Appello bis"

Slitta a venerdì la sentenza della Cassazione sul processo a Raffaele Sollecito e Amanda Knox per l'omicidio di Meredith Kercher. I giudici sono chiamati a decidere sui ricorsi contro le condanne inflitte dalla Corte d'appello di Firenze. Nella sua requisitoria, il pg Mario Pinelli, ha sottolineato come il verdetto dell'appello bis sia "pienamente osservante delle indicazioni ricevute dalla Cassazione" che aveva annullato le assoluzioni.

In base a quanto finora sottolineato dal pg Morelli, la sentenza dell'appello bis ha "correttamente evidenziato" come nell'appartamento di Perugia dove è avvenuto l'omicidio di Meredith "c'è stata la simulazione di un furto e l'abitazione è stata messa a soqquadro per depistare le indagini" e i cellulari della vittima "sono stati asportati perché squillando in casa, senza riposta, avrebbero potuto far scoprire prima il cadavere". 

Pg: "In tre infierirono su Meredith" - "Non vi fu alcuna colluttazione, a meno che non si voglia definire colluttazione la difesa di una vittima su cui inferiscono tre persone", ha aggiunto Pinelli. Il pg ha sottolineato che "a seguito dell'omicidio si diede corso ad una estesa attività di ripulitura selettiva". Ha definito "immune da censure" la decisione di non ripetere gli accertamenti sul computer di Sollecito e "adeguatamente motivata" la decisione di non procedere magli esami antropometrici sulle immagini di una telecamera posta in via della Pergola. 

Se i ricorsi dovessero essere respinti le pene diventerebbero definitive. Il dispositivo verrebbe subito trasmesso dalla Corte alla procura generale fiorentina che avrebbe il compito di attivare (in poche ore è l'ipotesi più probabile) le procedure per l'arresto di Sollecito e quelle più complesse per l'estradizione della Knox. 

L'arresto nel 2007 - Arrestati dalla polizia il 6 novembre del 2007, Sollecito e la Knox vennero condannati in primo grado e assolti in appello nell'ottobre del 2011 venendo scarcerati. Quella sentenza fu poi però annullata dalla Cassazione (il 26 marzo del 2013) che per questioni procedurali rimise gli atti ai giudici fiorentini. Quindi la nuova condanna con la quale è stato anche disposto il divieto di espatrio per Sollecito (che giovedì compirà 31 anni).

Secondo la ricostruzione dei giudici toscani, la Kercher venne uccisa in una "progressiva aggressività" innescata da una lite scoppiata nella casa di via della Pergola che divideva anche con la Knox. Per la Corte fu proprio quest'ultima a colpire mortalmente alla gola la studentessa inglese con un coltello da cucina poi sequestrato nella casa di Sollecito che a sua volta - sempre in base alla motivazione del collegio di Firenze - ne impugnava uno più piccolo e mai individuato. 

Legali Guede: chiederemo permessi premio - All'aggressione prese parte anche Guede, l'unico a scegliere il rito abbreviato e che sta scontando una condanna ormai definitiva a 16 anni per "concorso in omicidio". Il suo legale ha annunciato che chiederà ai giudici i permessi premio visto che è stata scontata quasi metà degli anni della pena. Guede potrebbe perciò presto uscire dal carcere.

Difesa Sollecito: 200 errori nella sentenza - Tesi alla quale si oppongono però le difese dei due giovani. Di "sviste, lapsus ed errori grossolani" hanno parlato nel loro ricorso i difensori del giovane pugliese, gli avvocati Giulia Bongiorno e Luca Maori. In 653 pagine e 144 allegati hanno evidenziato quelli che ritengono i 200 errori della sentenza. In particolare sulle prove genetiche. Hanno contestato invece la "violazione della regola indiziaria" e come si è formato il "libero convincimento" i difensori della Knox, gli avvocati Luciano Ghirga e Carlo Dalla Vedova. Anche loro concentrati sulla questione del Dna ma anche sull'attendibilità di alcuni testimoni. Chiederà invece che vengano respinti i ricorsi la famiglia Kercher, costituita parte civile con gli avvocati Francesco Maresca, Serena Perna e Vieri Fabiani. I parenti della studentessa attenderanno a Londra la sentenza chiusi nel loro dolore ma con "la speranza che si metta fine" al caso dell'omicidio di Meredith Kercher. 

Folla all'udienza, cambio d'aula - Vista la cospicua affluenza di giornalisti e di pubblico interessato a seguire la pubblica udienza, il presidente della V Sezione penale, Marasca, ha disposto il trasferimento dei lavori nell'aula magna della Cassazione.

Amanda: "Sono preoccupata ma fiduciosa" - "Sono molto preoccupata ma aspetto con fiducia". Questo il commento di Amanda Knox alla notizia della richiesta del pg della Cassazione di confermare (con una riduzione di tre mesi) le condanne a lei e a Raffaele Sollecito per l'omicidio di Meredith Kercher. Lo ha fatto parlando con uno dei suoi difensori, l'avvocato Carlo Dalla Vedova. Intanto i difensori della Knox chiedono la sospensione del processo. "La Consulta si pronunci sulla questione di incostituzionalita: gli articoli 627 e 628 del codice penale consentono all'infinito la ripetizione dei processi", dichiara Carlo Dalla Vedova. Il legale attende anche il verdetto di Strasburgo sulla violazione dei diritti di difesa.


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Bergamo, travolse e uccise dottoressa: 23 anni a indiano

Condannato per duplice omicidio. La donna, Eleonora Cantamessa, si era fermata a soccorrere il fratello dell'omicida

Bergamo, travolse e uccise dottoressa: 23 anni a indiano

L'indiano Vicky Vicky, l'uomo che due anni fa uccise il fratello e la dottoressa che lo stava soccorrendo per strada, è stato condannato a 23 anni e 20 giorni di reclusione dal tribunale di Bergamo per duplice omicidio. L'8 settembre 2013, a Chiuduno, travolse e uccise il fratello Baldev Kumar e la dottoressa Eleonora Cantamessa, che gli era accanto per soccorrerlo. Il pm Fabio Pelosi aveva chiesto 30 anni.

Nell'ultima udienza, non sono state presentate repliche né da parte del pm né da parte degli avvocati difensori che, facendo leva sulla legittima difesa, avevano invece invocato l’assoluzione. L'indiano è stato, invece, assolto dall'accusa di aver partecipato alla rissa che aveva preceduto l'investimento.


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Rapina al supermarket a Napoli. Un morto e 9 feriti, fermati due carabinieri

Colpiti un dipendente e due carabinieri. I banditi sono fuggiti a bordo di un'ambulanza dopo aver provocato un incidente stradale guidando un'automobile

Rapina al supermarket a Napoli. Un morto e 9 feriti, fermati due carabinieri

Una persona è morta e nove sono rimaste ferite in un tentativo di rapina in un supermercato tra Ottaviano e San Giuseppe Vesuviano, in provincia di Napoli. Tra i feriti ci sono due carabinieri: uno dei militari è stato colpito a un gluteo, l'altro alla milza. I due, che erano in congedo, sono stati fermati dal momento che dal loro racconto sono emerse forti contraddizioni che fanno ritenere agli inquirenti che siano coinvolti nel colpo.

Al tentativo di rapina è seguita la sparatoria tra forze dell'ordine e malviventi e poi un inseguimento. L'auto dei banditi sarebbe uscita di strada sulla statale 268 tra Palma Campania ed Ottaviano provocando un incidente. A quel punto il cambio di mezzo e la fuga a bordo di un'ambulanza. I rapinatori sarebbero stati inseguiti anche dai proprietari del supermercato. Secondo quanto si apprende, tutti i ferimenti sono avvenuti proprio durante l'inseguimento 

Sei feriti sono ricoverati a Sarno, uno a Nocera Inferiore, due a Nola e uno a San Giuseppe Vesuviano. Non ce l'ha fatta invece Pasquale Prisco, 28 anni, figlio del proprietario del supermercato. Prisco è deceduto nell'ospedale di Sarno (Salerno), dove era stato sottoposto ad un'operazione chirurgica per ferite all'addome.

Nei riguardi dei due Carabinieri sono ipotizzati i reati rapina aggravata e tentato omicidio plurimo. Entrambi sono stati sospesi dal servizio con effetto immediato. I due sono del Battaglione Mestre e si trovavano in Campania in permesso ordinario.


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martedì 24 marzo 2015

Giallo Pordenone, trovati i capelli del killer nell'auto dove sono stati uccisi i fidanzati

Mentre i Ris sono al lavoro sul materiale biologico, spunta una pista che porta in Svizzera: si indaga su questioni finanziarie e traffico di anabolizzanti

Giallo Pordenone, trovati i capelli del killer nell'auto dove sono stati uccisi i fidanzati

Mentre si fa strada una pista che porta in Svizzera, i carabinieri del Ris di Parma hanno trovato nell'automobile dove la coppia di fidanzati di Pordenone è stata uccisa tracce biologiche diverse dal sangue della vittime, Trifone Ragone e Teresa Costanza. Si tratta in particolare di capelli che potrebbero appartenere al killer.

Gli investigatori, riferisce Il Gazzettino, non sottovalutano questo ritrovamento, perché sono convinti che per sparare da distanza così ravvicinata il killer sia stato costretto a introdursi all'interno della Suzuki Alto di colore bianco. Ciò sarebbe confermato anche dal fatto che solo un bossolo è stato ritrovato all'esterno, mentre gli altri cinque erano dentro l'abitacolo.

Intanto gli inquirenti stanno scandagliando le frequente trasferte in Svizzera dei due fidanzati: Trifone e Teresa frequentavano la palestra Cross Fit di Lugano, gestita da un amico dell'uomo. Si ipotizza che tali viaggi potrebbero essere legati al commercio di anabolizzanti oppure a questioni finanziarie. Altre piste che si aggiungono alle molte ancora aperte: la vendetta dopo una rissa, il delitto passionale e la criminalità organizzata.


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Cede cavo del suo ponte, si suicida

Turchia, giapponese si toglie la vita

Cede cavo del suo ponte, si suicida

Un ingegnere giapponese si è tolto la vita, come da tradizione degli antichi samurai, dopo che il cavo di sostegno di un ponte da lui progettato in Turchia si è rotto. Kishi Rioichi, 51 anni, era impegnato nella costruzione del ponte-passerella sul golfo di Izmit. Accanto al corpo è stato trovato un biglietto nel quale spiegava di sentirsi responsabile dell'incidente. La magistratura turca ha avviato un'inchiesta.


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After 22 years on death row it discovers she is innocent, released

Dopo 22 anni nel braccio della morte si scopre che è innocente, liberata



Dopo 22 anni nel braccio della morte si scopre che è innocente, liberata

Usa, Debra Milke era stata accusata di aver ucciso il figlio di quattro anni, lei si era sempre dichiarata innocente

Dopo 22 anni nel braccio della morte si scopre che è innocente, liberata

Una donna dell'Arizona ha passato 22 anni nel braccio della morte con l'accusa di aver fatto uccidere il figlioletto di quattro anni da due sicari. Ora queste terribili accuse contro di lei sono cadute, ponendo fine al suo incubo. Il caso è stato riaperto nel 2013 quando è venuto a galla che il detective che sosteneva che la donna avesse confessato aveva già mentito in altri quattro processi.

La morte del piccolo Christopher - Nel dicembre del 1989, le autorità avevano accusato Debra Milke dell'omicidio del piccolo Christopher, che venne portato nel deserto vicino a Phoenix con la scusa di vedere Babbo Natale in un centro commerciale e poi fu ucciso con un colpo alla testa. A commissionare la morte del bimbo, a parere dell'accusa, era stata la madre che, fu spiegato, non voleva più tenerlo con lei ma allo stesso tempo non voleva che vivesse con il padre.

La riapertura del processo e la liberazione della donna - La donna ha sempre professato la sua innocenza, e nel 2013 la Corte d'Appello ha ribaltato la condanna di Milke, ordinando che il caso venisse riesaminato. Tale condanna era infatti basata su una confessione fatta al detective Armando Saldate, il quale si è scoperto successivamente alla sentenza che aveva mentito ai giudici in altri quattro processi sui quali aveva indagato. 

Da allora la donna è stata liberata su cauzione e ora le è stato tolto anche il braccialetto elettronico alla caviglia, permettendole finalmente di tornare ad essere una persona libera a tutti gli effetti.


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Egypt, without veil: student punished

Egypt, without veil: student punished



Egitto, senza velo: alunna punita

Maestro le taglia capelli, arrestato

Egitto, senza velo: alunna punita

Un insegnante di religione in Egitto è stato arrestato per aver punito un'alunna di quinta elementare che non portava il velo tagliandole una ciocca di capelli. L'insegnante è stato sospeso e posto in custodia cautelare per quattro giorni per l'episodio avvenuto a Fayyum, circa 130 chilometri a sud-ovest de Il Cairo.


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Utah, returns execution squad

Utah, returns execution squad



Utah, torna plotone di esecuzione

Come alternativa a iniezione letale

Utah, torna plotone di esecuzione

Il governatore dello Utah, Gary Herbert, ha firmato la legge che consente l'utilizzo del plotone di esecuzione per la pena capitale, un metodo che viene reintrodotto come alternativa all'iniezione letale, quando quest'ultima non possa essere eseguita, come accaduto spesso di recente per mancanza dei medicinali. Lo Utah diventa così il primo Stato che abbia ripristinato la fucilazione negli Usa.


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Padova,spara a dipendente dopo lite

Ferito aveva chiesto gli arretrati

Padova,spara a dipendente dopo lite

Il titolare di una ditta di impianti idraulici di Cartura, in provincia di Padova, ha esploso un colpo di pistola ad aria compressa contro un suo dipendente. Il ferito, colpito alla testa, è stato trasportato prima all'ospedale di Schiavonia, poi trasferito nel reparto di neurochirurgia di Padova. I medici si sono riservati la prognosi. Lo sparo sarebbe avvenuto al culmine di una lite per alcuni pagamenti arretrati.


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