giovedì 30 aprile 2015

Delitto di Garlasco, doppio ricorso di accusa e difesa alla Cassazione

Alberto Stasi chiede di cancellare la condanna, il procuratore generale di riconoscere contro di lui l'aggravante crudeltà nell'omicidio Poggi

Delitto di Garlasco, doppio ricorso di accusa e difesa alla Cassazione

La difesa di Alberto Stasi, condannato nel processo d'appello "bis" a 16 anni di carcere per l'omicidio della sua fidanzata Chiara Poggi, ha depositato il ricorso alla Cassazione per cancellare il verdetto di secondo grado. A sua volta il pg di Milano ha presentato ricorso, sempre alla Suprema Corte, per riconoscere l'aggravante della crudeltà esclusa nella sentenza con cui la corte d'Assise d'Appello, a dicembre, ha condannato il giovane.

Il giovane di Garlasco era stato condannato il 17 dicembre a 16 anni con l'accusa di omicidio di Chiara Potti, trovata morta dopo una brutale nella sua villetta in provincia di Pavia. 

La prima Corte d'Assise d'Appello di Milano, presieduta da Barbara Bellerio, non aveva riconosciuto all'ex studente bocconiano l'aggravante della crudeltà ma nemmeno le attenuanti e aveva inoltre disposto un risarcimento di un milione di euro ai genitori e al fratello di Chiara. 

In precedenza, il 17 dicembre 2009 Stasi aveva invece incassato una prima assoluzione confermata due anni dopo in secondo grado e successivamente cancellata dalla Cassazione. A questo punto, la parola ritorna alla Suprema corte per il verdetto finale.


cronache criminali

Senza biglietto si masturba a bordo del treno, denunciato uomo di 59 anni

Denunciato maniaco per atti osceni su un treno

A seguito di alcuni accertamenti, l'uomo è risultato destinatario di diversi provvedimenti a seguito di altrettanti reati sempre a sfondo sessuale

Senza biglietto si masturba a bordo del treno, denunciato uomo di 59 anni

Denunciato maniaco per atti osceni su un treno

Alla richiesta del biglietto ferroviario di cui era sprovvisto, si è abbassato i pantaloni, toccandosi ripetutamente i genitali. E' accaduto a bordo di un treno regionale in arrivo a Porta Nuova.
Il reo, un cittadino italiano di 59 anni residente a Rocca d'Arazzo (AT) è stato denunciato per atti osceni in luogo pubblico. Controllato dal capotreno, poichè privo di titolo di viaggio e documenti identificativi, si è poi abbassato i pantaloni, cominciando a masturbarsi mentre era ancora a bordo del mezzo.
Accompagnato presso la Polizia Scientifica della Questura di Torino, dagli accertamenti sono emersi diversi precedenti penali per reati a sfondo sessuale.
Denunciato maniaco per atti osceni su un treno
Esaminata la sua posizione, per motivi di sicurezza pubblica l’uomo è stato rimpatriato nel suo Comune di residenza con foglio di via obbligatorio emesso dal Questore di Torino, unitamente al divieto di far rientro nel Comune di Torino per tre anni senza la preventiva autorizzazione.


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Usa, ragazzo preso a schiaffi: "Mamma aveva ragione, ma qui è uno schifo"

Parla Michael, il 17enne di Baltimora picchiato dalla madre in diretta tv "Capisco le sue ragioni, ma anch'io avevo le mie"

Usa, ragazzo preso a schiaffi: "Mamma aveva ragione, ma qui è uno schifo"

"Vivere qui è uno schifo. Ecco perché stavo protestando. Certo, capisco le ragioni di mia madre, che mi ha menato in strada. Ma io avevo le mie". Michael, il 17enne nero di Baltimora preso a schiaffi da mamma Toya in diretta tv mentre lanciava sassi alla polizia, commenta così l'accaduto in un'intervista alla "Stampa".

E dice: "Avrei preferito che non mi picchiasse così, davanti alle telecamere. Adesso pensa come mi tratteranno i compagni di scuola". La mamma, Toya Graham, vive in Rayner Avenue con Michael e altre cinque figlie, una delle quali ha una bambina, e, dopo le sberle in diretta, ai media ha detto: "Non voglio che il mio Michael faccia la fine di Freddie Grey", il 25enne morto nelle mani dei poliziotti. 

Lui, Michael, quel giorno era andato a manifestare in strada, spiega, perché qui "non c'è giustizia. La polizia pensa che tutti i ragazzi siano spacciatori e li arresta o li mena senza motivo. E' capitato a decine di amici miei. E poi non c'è lavoro, non ci sono opportunità. Così finiamo tutti in mezzo alla strada". 

Racconta che dove vive la droga "è dappertutto", anche se precisa che "io non bevo alcolici e non mi faccio". Ma la realtà è che "i ragazzi finiscono per spacciare perché non hanno altro da fare. Le ragazze invece possono guadagnare come prostitute". Michael non ha la fidanzata, "non è roba per me. Qualche figlio lo farò, ma non adesso. Prima di mettere incinta una devi avere un lavoro, sapere come sfamare la tua famiglia". Il padre di Michael "vive in una comunità qui vicino, perché ha avuto dei problemi, ma quando ho bisogno compare".

E ancora, sul gesto della mamma: "Sì, l'ho capito che mi ha preso a schiaffi perché mi vuole bene. Ma lo sai come lo ha spiegato a me? Mi ha chiesto cosa mi avevano fatto quei poliziotti per prenderli a sassate. Non è che posso girare la testa dall'altra parte solo perché non mi hanno mai arrestato. Decine di miei amici, tipo Freddie, vengono abusati tutti i giorni dalla polizia. Ogni volta è come se lo facessero a me. Questo deve finire perché senza giustizia non avremo neppure la pace, né il lavoro". 

Dopo la scuola, Michael vorrebbe giocare a basket. Ma la sua scuola non ha una squadra. E' per questo che se ne vuole andare via. "Avremo pure eletto il primo presidente nero degli Stati Uniti, ma nelle strade di Baltimora non ci siamo accorti della differenza - continua -. Mica chiediamo troppo: giusto di non essere perseguitati per principio, e magari avere le stesse opportunità dei bianchi".


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Ladro di rame ruba i cavi elettrici: Parma e provincia restano al buio

L'uomo è rimasto folgorato da una scarica ad alta tensione durante il tentativo di furto: è in gravissime condizioni

Ladro di rame ruba i cavi elettrici:Parma e provincia restano al buio

Tutta Parma e parte della provincia sono rimaste al buio per mezz'ora per un blackout che ha interessato sia le utenze domestiche sia quelle industriali. A causare l'interruzione di energia elettrica sarebbe stato un tentativo di furto di cavi di rame all'interno della centrale elettrica Terna di Vigheffio: il presunto lardo, folgorato da una scarica ad alta tensione, è ora ricoverato all'ospedale Maggiore di Parma in condizioni gravissime.

L'uomo, del quale non sono state rese note le generalità, si sarebbe introdotto nei locali per rubare dei cavi elettrici, ma probabilmente ha toccato apparecchiature sotto tensione ricevendo una scarica. L'incidente ha mandato in tilt l'intera rete di rifornimento a 132mila volt che serve la città emiliana, mettendo contemporaneamente fuori servizio anche le altre quattro cabine di trasformazione primaria che riforniscono le utenze parmensi gestite da Iren.

Sul luogo dell'incidente, oltre al personale del 118, sono giunti anche i carabinieri, che stanno effettuando le indagini per scoprire se l'uomo ha agito da solo o con altre persone. Il primo a soccorrere il ferito sarebbe stato un tecnico della centrale Terna arrivato sul posto una volta scattato l'allarme blackout.


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Pedofilia, operazione in 16 città

Effettuate una ventina di perquisizioni

Pedofilia, operazione in 16 città

Una ventina di perquisizioni domiciliari sono state eseguite dalla polizia in sedici città italiane, nell'ambito di un'inchiesta di contrasto alla pornografia minorile. Le città interessate dalle perquisizioni sono state: Catania, Siracusa, Ragusa, Palermo, Caltanissetta, Reggio Calabria, Potenza, Avellino, Roma, Reggio Emilia, Lucca, Milano, Torino, Cuneo, Treviso e Venezia.


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Modena, 16enne scompare nel nulla. Il padre lancia un appello su Facebook

La ragazza, Alessia Pizzi, potrebbe essersi allontanata da San Felice sul Panaro con il fidanzato, un coetaneo di origine romena

Modena, 16enne scompare nel nulla. Il padre lancia un appello su Facebook

Da giovedì non ha più nessuna notizia di sua figlia, Alessia Pizzi, 16 anni. Nino Pizzi, dopo aver denunciato la scomparsa alle autorità, ha lanciato anche un appello via Facebook sperando qualcuno possa fornirgli utili informazioni per ritrovarla. La ragazza, residente a San Felice sul Panaro, in provincia di Modena, si sarebbe allontanata in compagnia del fidanzato, un coetaneo di origine romena.

La mattina del 23 aprile Alessia è uscita di casa per raggiungere l'istituto Cattaneo di Modena, davanti al quale sarebbe stata vista proprio insieme al fidanzato. In classe, però, non è mai entrata. E non ha più dato notizie. 

I due adolescenti si frequentano da un paio d'anni, ma i rapporti del ragazzo con il padre della 16enne a quanto pare non sarebbero idilliaci. La giovane aveva con sè solo lo zaino della scuola e ha lasciato a casa il cellulare.


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mercoledì 29 aprile 2015

Molestie su sette studenti: arrestato professore dell'università di Camerino

Il docente di veterinaria è stato sospeso dall'ateneo. Le molestie sarebbero avvenute tra il 2011 e il 2013. A denunciarlo un allievo

Molestie su sette studenti: arrestato professore dell'università di Camerino

Un docente della facoltà di veterinaria dell'università di Camerino, sede di Matelica, è stato arrestato per presunte molestie a sfondo sessuale compiute fra il 2011 e il 2013 ai danni di sette studenti. Il prof di 51 anni, Francesco Parillo, è stato sospeso dall'ateneo e, su ordine del gip di Macerata, è stato posto ai domiciliari.

E' professore associato presso la Scuoa di Bioscienze e Medicina Veterinaria e originario dell'Ascolano. Nei mesi scorsi, il docente era stato denunciato per violenza sessuale da uno studente. I carabinieri avrebbero accertato che altri sei allievi sarebbero stati oggetto di proposte sessuali e palpeggiamenti. Fra la posta elettronica del docente, gli investigatori avrebbero trovato una mail compromettente, vari messaggi e la registrazione di un colloquio con uno studente.

Fra gli elementi di accusa a carico del docente, che hanno spinto il Gip Enrico Zampetti a emettere il provvedimento restrittivo, ci sarebbe anche il referto medico relativo ad uno studente sofferente di stress psichico per le pressioni subite.


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Lasciano i figli per giocare al bingo. Denunciata coppia nel Milanese

I bambini venivano anche maltrattati. L'indagine partita grazie alla segnalazione di una delle maestre delle piccole vittime

Lasciano i figli per giocare al bingo Denunciata coppia nel Milanese

Abbandonavano a casa i figli di 6, 10 e 11 anni per andare a giocare al bingo. Gli agenti della squadra mobile di Milano hanno arrestato per maltrattamenti e sequestro di persona una coppia (di 36 e 40 anni) nel Milanese. I due, titolari di una piccola attività commerciale, sono stati scoperti dopo le segnalazioni delle maestre del bambino di 10 anni. I piccoli subivano anche violenze dai genitori a causa della loro dipendenza.

I due sono stati scoperti dopo le segnalazioni delle maestre del bambino di 10 anni che con fatica aveva raccontato piccoli momenti del loro inferno quotidiano. Le indagini sono iniziate a febbraio e hanno svelato le violenze che i bambini subivano: spesso li chiudevano in camera al buio, in alcuni casi senza mangiare, salvo ritornare soltanto a notte fonda o al mattino. I due sono stati arrestati martedì mentre giocavano in una sala slot mentre i figli erano rinchiusi in casa.


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Napoli, tenta di corrompere poliziotti: arrestato cantante neomelodico

Raffaele Migliaccio, 28 anni, in arte "Raffaello", fermato in seguito ad alcune infrazioni, avrebbe chiesto agli agenti di "chiudere un occhio" offrendo in cambio la somma di 400 euro

Napoli, tenta di corrompere poliziotti: arrestato cantante neomelodico

Un cantante neomelodico, Raffaele Migliaccio, 28 anni, in arte "Raffaello" è stato arrestato dalla polizia a Napoli. Il giovane, che era a bordo di una "Mercedes" con la fidanzata ed un amico, è stato fermato nel quartiere di Poggioreale da una volante per un controllo dopo aver commesso alcune infrazioni al codice della strada. Ai poliziotti, il cantante avrebbe chiesto di "chiudere un occhio" offrendo in cambio la somma di 400 euro.

"Sono pieno di soldi, quando avete bisogno sono a disposizione", ha detto dopo essersi qualificato come "famoso cantante". Gli agenti lo hanno arrestato per istigazione alla corruzione e condotto in Questura. Qui Migliaccio ha tentato di ingaggiare una colluttazione con i poliziotti. "Togliti la divisa ed esci fuori", ha detto ad uno di essi. Per il 28enne è quindi scattata una seconda denuncia per minacce a pubblico ufficiale. 

Il cantante non è nuovo ad episodi del genere: nel 2011 era stato arrestato dopo una rissa.


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Trieste, morì durante l'arresto: risarcita la famiglia della vittima

Il tribunale ha condannato il Viminale e tre agenti per il decesso di Riccardo Rasman, morto dopo un'irruzione della polizia in casa sua nel 2006. Il legale dei familiari farà ricorso: "1,2 milioni non sono sufficienti"

Trieste, morì durante l'arresto: risarcita la famiglia della vittima

Il ministero dell'Interno è stato condannato, con tre poliziotti, a risarcire per un milione e 200mila euro i familiari di Riccardo Rasman, il disabile morto a Trieste nel 2006 dopo un'irruzione della polizia in casa sua. Il legale della famiglia, Claudio Defilippi, presenterà comunque appello perché ritiene la somma non sufficiente.

Per Defilippi, il caso di Rasman "è ancora più grave di quello di Federico Aldrovandi per il quale lo Stato è stato condannato a pagare circa il doppio".


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Ultrà, Genny 'a carogna condannato a 2 anni e 2 mesi di reclusione

Gennaro De Tommaso è stato giudicato per le violenze nella di finale Coppa Italia a Roma. Condannati altri 3 tifosi napoletani

Ultrà, Genny 'a carogna condannato a 2 anni e 2 mesi di reclusione

E' stato condannato a due anni e due mesi di reclusione Gennaro De Tommaso, noto come Genny 'a carogna, capo ultrà del Napoli. La pena è stata decisa, senza sospensione condizionale, per le violenze avvenute il 3 maggio 2014 alla finale di Coppa Italia, a Roma. Si tratta di episodi non legati a quelli che sfociarono nella morte del tifoso partenopeo Ciro Esposito.

La sentenza è stata pronunciata con rito abbreviato dal gup Giulia Proto. De Tommaso, è stato riconosciuto responsabile di aver capeggiato le violenze avvenute tra piazza Mazzini e Ponte Milvio e di aver scavalcato la recinzione della Curva Nord per discutere con i giocatori del Napoli e le forze dell'ordine circa l'inizio della partita Napoli-Fiorentina. 

Lo stesso De Tommaso è stato assolto dalle accuse di aver indossato una maglietta incitante alla violenza ("Speziale libero") e di aver istigato al lancio di oggetti in campo.


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Sicurezza, a Milano nuovo blitz contro gli anarchici anti Expo

Le indagini sono condotte dalla Digos che sta effettuando perquisizioni e controlli. Alcune persone sono state accompagnate in Questura per essere identificate e per accertamenti

Sicurezza, a Milano nuovo blitz contro gli anarchici anti Expo

Nuovo blitz contro presunti appartenenti all'area No Expo a Milano. La polizia di Stato è intervenuta nella stessa zona di martedì, nel quartiere Giambellino dove erano state trovate mazze e molotov. Le indagini sono condotte dalla Digos che ha effettuato perquisizioni e controlli. Alcune persone sono state accompagnate in Questura per essere identificate e per accertamenti. Si tratta di giovani vicina all'area anarchica.

L'azione ha avuto luogo in via degli Apuli e in via Odazio, nella stessa zona dove si trovano le palazzine popolari in cui, martedì, dentro tre appartamenti, sono stati fermati dei giovani anarchici e sequestrato mazze ferrate e il necessario per fabbricare delle molotov. 

Nel corso del blitz sono stati trovati tre tedeschi che fanno parte dei No Expo già identificati martedì e per i quali era stato chiesto un decreto di allontanamento dall'Italia, poi negato. I tre hanno tentato di sbarazzarsi di un borsone con maschere antigas e altro materiale. 

Alfano: "Il sistema di prevenzione funziona" -  Le perquisizioni della Digos legate a possibili atti dimostrativi in occasione dell'inaugurazione di Expo "sono la prova che il sistema di prevenzione funziona. Nessun Paese è a rischio zero", ma queste operazioni "fanno chiaramente capire che lo Stato è più forte di chi lo vuole contrastare". Così il ministro dell'Interno Angelino Alfano.

Blitz in corso all'aeroporto di Bresso 
- Anche a Bresso, nel Milanese, vi è stato un altro blitz, da parte delle forze del'ordine. Stando a quanto emerso, si tratta di un'operazione di sgombero non meglio precisata, dentro l'area dell'aeroporto. Sul posto, l'hangar 39, le forze dell'ordine e i vigili del fuoco, hanno sgomberato diverse persone. L'aeroclub, raggiunto telefonicamente, ha confermato i "controlli" precisando solo che "non interferiscono con l'attività di volo", che rimane operativa.

Expo, si lavora a sicurezza con polizie Ue e dei Balcani - Siedono insieme ad un "tavolo" per monitorare ed organizzare le misure di sicurezza per l'Expo. Sono i responsabili delle polizie italiana, dei Paesi europei e dei Balcani. Il "tavolo" voluto dal capo della Polizia, Alessandro Pansa, è attivo già da qualche tempo per mettere in campo la migliore azione preventiva possibile. La Polizia ha attivato anche servizi di controllo mirati ad intercettare gruppi violenti in arrivo per partecipare alle manifestazioni no Expo.

Per l'inaugurazione 2.600 uomini delle forze dell'ordine in più - Per garantire la sicurezza in occasione dell'inaugurazione dell'Expo di Milano sono arrivati in città 2.600 uomini delle forze dell'ordine di rinforzo. Si vanno ad aggiungere a quelli già destinati a Milano per il semestre Expo.


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martedì 28 aprile 2015

Lo «Schettino coreano» condannato all’ergastolo per la strage del traghetto affondato

Il naufragio provocò la morte di più 300 persone. La maggior parte erano studenti in gita scolastica. In primo grado Lee Joon-seok era stato condannato a 36 anni

Lo «Schettino coreano» condannato all’ergastolo per la strage del traghetto affondato
Il comandante del cargo coreano Sewol che il 16 aprile dello scorso anno affondò provocando la morte di più di 300 persone, per la maggior parte studenti in gita scolastica, è stato condannato martedì scorso in appello alla pena dell’ergastolo. Nel processo di primo grado, Lee Joon-seok, 70 anni, era stato condannato a 36 anni con l’accusa di abbandono della nave, ma assolto per omicidio. Il verdetto era stato criticato come troppo mite dai parenti delle vittime. In appello la corte di Gwangju ha riconosciuto anche l’accusa di omicidio, aggravando quindi la pena. 

Altri 14 membri dell’equipaggio sono stati condannati in secondo grado a pene che vanno da 18 mesi a 12 anni. A novembre le sentenze erano state più dure, da 5 a 30 anni. I condannati hanno ora una settimana per richiedere un ulteriore appello.  
Sulla Sewol viaggiavano 476 persone, di cui 325 studenti della scuola di Ansan: solo 75 riuscirono a salvarsi.  

Pochi giorni fa si era svolta a Seul una cerimonia di commemorazione ad un anno esatto dalla tragedia che colpì centinaia di famiglie coreane con la morte degli studenti delle scuole superiori che si trovavano a bordo dell’imbarcazione naufragata nelle acque della costa sudoccidentale del paese.  

Molti i video diffusi poco dopo la tragedia e nei giorni successivi. Agghiacciante quello di uno studente che filma i compagni di cabina negli istanti in cui la nave si sta piegando su un lato. Dapprima le risate dei giovani che non capiscono cosa stia accadendo. Poi la paura. Rimarranno tutti intrappolati all’interno dell’imbarcazione senza trovare scampo. 

Terribile ma rivelatore anche il filmato in cui si vede il momento in cui il capitano Lee Joon-seok, vestito solo di maglietta e mutande, si lancia su un gommone accostato alla chiglia della nave per mettersi in salvo. Il comandante abbandona l’imbarcazione scavalcando il parapetto con l’aiuto di alcuni uomini e buttandosi poi sull’imbarcazione della Guardia Costiera mentre il traghetto è inclinato di 45 gradi e dentro ci sono ancora circa duecento persone. Non soltanto il capitano ma anche altri membri dell’equipaggio si sono spacciati per normali passeggeri e hanno potuto così lasciare l’imbarcazione approfittando dei primi soccorritori. 

La presidente sudcoreana Park Geun-Hye ha assicurato che il relitto della nave sarà recuperato il prima possibile. Dal novembre scorso sono state interrotte le ricerche per le cattive condizioni meteorologiche. Le operazioni di recupero del relitto costeranno dai 91 ai 182 milioni di dollari e dovrebbero essere completate in un anno e mezzo. 

Fonte: lastampa.it

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Fondi Lombardia, 56 rinviati a giudizio. Tra loro anche Renzo Bossi e Nicole Minetti

Condannati con rito abbreviato a due anni di reclusione Carlo Spreafico (Pd) e Alberto Bonetti Baroggi (Pdl), un anno e mezzo per Angelo Costanzo (Pd)

Fondi Lombardia, 56 rinviati a giudizio. Tra loro anche Renzo Bossi e Nicole Minetti

Il gup di Milano Fabrizio D'Arcangelo ha rinviato a giudizio 56 ex consiglieri lombardi, tra cui Renzo Bossi e Nicole Minetti, accusati di peculato e truffa per la vicenda delle spese pazze con i rimborsi regionali. Altri tre ex consiglieri, Carlo Spreafico (Pd), Alberto Bonetti Baroggi (Pdl) e Angelo Costanzo (Pd), sono stati condannati con rito abbreviato. Tre sono stati e prosciolti e uno assolto. Il processo inizierà il primo luglio.

Tra gli altri affronteranno il processo davanti ai giudici della decima sezione penale gli ex assessori della giunta Formigoni Romano Colozzi, Massimo Buscemi e Giulio Boscagli,l'ex presidente del consiglio regionale Davide Boni e l'ex consigliere Stefano Galli(entrambi in quota al Carroccio), tutti all'epoca dei fatti esponenti della maggioranza. Per le opposizioni sono stati rinviati a giudizio Chiara Cremonesi, Luca Gaffuri ed Elisabetta Fatuzzo

Dei quattro imputati che avevano scelto il rito abbreviato, il gup ha condannato a due anni di reclusione sia Carlo Spreafico (Pd) sia Alberto Bonetti Baroggi, eletto nelle liste del Pdl e che ha restituito alla Corte dei Conti la cifra contestata, e a un anno e mezzo di carcere Angelo Costanzo (Pd). Assolto invece per un vizio procedurale Guido Galperti,attuale deputato del Partito Democratico. Prosciolti sempre per vizio procedurale gli ex assessori Gianni Rossoni e Mario Scotti e l'ex capogruppo del Pd Carlo Porcari. 

Stralciata invece la posizione del'ex assessore Franco Nicoli Cristiani che ha chiesto di patteggiare una pena di oltre 2 anni in continuazione con la condanna gia' patteggiata per la vicenda della discarica di Cappella Cantone. La sua richiesta verrà valutata da un altro gup il prossimo 30 aprile. 

Gli ex consiglieri - pochi sono ancora in carica - sono accusati di aver utilizzato, tra il 2008 e il 2012, i fondi pubblici assegnati ai singoli gruppi regionali per spese personali, tra le quali l'acquisto di torroni, gratta e vinci o cartucce da caccia, e per pagare cene a base di aragosta e sushi oppure merende con piadine e nutella. Il tutto per circa tre milioni di euro. 

Le accuse a Bossi Jr e Minetti - Anche il figlio del fondatore della Lega e Nicole Minetti sono accusati di peculato. Il "Trota" tra il 2010 e il 2012 si sarebbe appropriato della somma complessiva di 15.757,21 euro per aver messo in conto spese per caramelle, gomme da masticare, cocktail come mojito, campari e negroni, patatine, barrette ipocaloriche, giornali, sigarette, un iPhone, auricolari, un computer e il libro 'carta Straccia' di Giampaolo Pansa. 

A Nicole Minetti sono state contestate spese per 19.651,96 euro, soldi in gran parte usati per ristoranti e bar, ma anche per l'acquisto di oggettistica all'Ikea e del libro 'Mignottocrazia' di Paolo Guzzanti.


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Giakarta, pronta esecuzione di massa

Bare in carcere, domani la fucilazione

Giakarta, pronta esecuzione di massa

Ore contate in Indonesia per i nove trafficanti di droga (otto sono stranieri) condannati a morte. Nove bare sono arrivate infatti per loro nel carcere di massima sicurezza di Nusakambangan, dove i nove sono detenuti, e dove si attende, entro mercoledì, la fucilazione. La pena capitale sarà dunque eseguita nonostante le forti pressioni della comunità internazionale per fermare la macchina della morte.

Le bare sono arrivate a bordo di ambulanze, quando sull'isola che ospita il centro di detenzione erano già arrivati i familiari dei detenuti in attesa di esecuzione. E' stato loro chiesto di dare l'ultimo saluto ai prigionieri nel pomeriggio di martedì, tra scene di grande disperazione.

Oltre a un indonesiano, i nove detenuti in attesa di esecuzione sono due australiani, quattro nigeriani, un brasiliano e una donna filippina. Tutti sono stati arrestati per traffico di droga negli ultimi dieci anni, e l'Indonesia prevede la pena di morte per tale reato.

Nell'ultimo decennio le autorità di Giakarta avevano però limitato l'applicazione della pena capitale per traffico di sostanze stupefacenti. Il giro di vite è stato deciso dal nuovo presidente Joko Widodo, che già in gennaio non ha fermato l'esecuzione di sei trafficanti, cinque dei quali stranieri, senza preoccuparsi delle conseguenze sulle relazioni diplomatiche.


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Sequestra minore: 20enne arrestato

Salerno, ragazzina adescata sul web

Sequestra minore: 20enne arrestato

Un 20enne è stato arrestato dai carabinieri di Sala Consilina (Salerno) con l'accusa di sequestro di persona nei confronti di una 12enne adescata sul web. Il giovane ha contattato la minorenne via Facebook e poi si è recato dinanzi alla scuola media frequentata dalla ragazzina. L'arrestato ha fatto salire a bordo della sua auto la 12enne e si è allontanato. I carabinieri hanno rintracciato i due dopo la denuncia dei genitori.


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Far west nel Barese, rapinatori assaltano supermercato: arrestati dai carabinieri

A fermare i due criminali una pattuglia dell'Arma, che stava svolgendo servizio nella zona. Le fasi della rapina sono state registrate dalle telecamere di videosorveglianza

Far west nel Barese, rapinatori assaltano supermercato: arrestati dai carabinieri

I carabinieri di Modugno (Bari) hanno arrestato Giovanni Schiavone, di 30 anni, e Antonio Costanzo, di 31, sorpresi mentre stavano compiendo una rapina, armati di scacciacani, in un supermercato. I due, in sella a uno scooter rubato, sono entrati all'interno del locale con il volto coperto da sciarpe scure e caschi da motociclista. La scena non è sfuggita a una pattuglia dell'Arma in servizio antirapina, che è intervenuta fermando i due criminali.

I militari si sono insospettiti quando hanno visto i due lasciare la moto accesa fuori dal supermercato. Hanno quindi fatto irruzione all'interno e bloccato i rapinatori che erano in procinto di uscire. L'uomo armato ha fatto cadere a terra la pistola che si è rivelata una scacciacani, fedele riproduzione di una semiautomatica calibro 9. L'incasso è stato interamente recuperato, poco più di 300 euro. Le fasi della rapina e dell'arresto sono state registrate dal sistema di videosorveglianza del supermercato, il 24 aprile.


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Milano, blitz a Chinatown: sequestrati 39 milioni di articoli pericolosi

La Guardia di Finanza scopre una rete di importatori che commercializzava prodotti illeciti: otto persone denunciate

Milano,blitz a Chinatown: sequestrati 39 milioni di articoli pericolosi

Una imponente operazione della Gdf di Milano contro l'importazione illecita e la commercializzazione abusiva di prodotti contraffatti e pericolosi. Al centro, ancora una volta, traffici e magazzini gestiti da organizzazioni cinesi che facevano capo alla zona di Chinatown. "Le indagini - spiega una nota della Gdf - hanno portato alla denuncia complessiva di 8 persone e al sequestro di articoli per un controvalore di 28 milioni di euro".


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Nigeria, trovati centinaia cadaveri

La polizia: Boko Haram dietro uccisioni

Nigeria, trovati centinaia cadaveri

Macabro ritrovamento in Nigeria dove la polizia ha rinvenuto centinaia di cadaveri, alcuni in avanzato stato di decomposizione. Secondo le prime ricostruzioni i sospetti cadono sui terroristi di Boko Haram che, in fuga da Damasak riconquistata dalle forze nigeriane e del Ciad, avevano rapito centinaia di civili. Nel corso della ritirata infatti gli jihadisti avevano portato con loro oltre 400 persone, tra cui molte donne e bambini.


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Clashes in Baltimore, fifteen officers injured. Declared a state of emergency, 27 arrests

Clashes in Baltimore, fifteen officers injured. Declared a state of emergency, 27 arrests



Scontri a Baltimora, quindici agenti feriti. Dichiarato lo stato d'emergenza, 27 arresti

Ancora proteste per la morte dell'afroamericano Freddie Gray, deceduto dopo l'arresto da parte della polizia

Scontri a Baltimora, quindici agenti feriti. Dichiarato lo stato d'emergenza, 27 arresti

Non si placano le tensioni a Baltimora, dove in migliaia sono scesi in piazza per manifestare contro la polizia per la morte dell'afroamericano, Freddie Gray dopo l'arresto. Diverso il lancio di oggetti verso le forze dell'ordine: 15 i poliziotti feriti durante gli scontri, 27 gli arresti. La polizia minaccia di usare gas lacrimogeni se la situazione dovesse peggiorare. Dichiarato lo stato d'emergenza e attivata la Guardia nazionale.

Il capo della polizia ha reso noto che alcuni poliziotti feriti hanno le ossa rotte mentre un agente è privo di conoscenza. Durante i funerali la tensione che ha caratterizzato gli ultimi due giorni si era allentata. Poi i toni si sono riaccesi nei pressi di un liceo, da dove un gruppo di giovani ha iniziato a lanciare oggetti, inclusi bottiglie e sassi, contro gli agenti in tenuta antisommossa. Gli inviti alla calma e a disperdersi sono caduti nel vuoto.

Il sindaco di Baltimora Stephanie Rawlings-Blake ha dichiarato il coprifuoco in città nella speranza di evitare una nuova Ferguson e un'ulteriore escalation dei tumulti. Coprifuoco quindi a partire dalle 10 di martedì mattina fino alle 5 del mattino di mercoledì. La polizia parla di "violenze e saccheggi senza precedenti".

Gray è morto la scorsa settimana per ferite letali alla spina dorsale dopo l'arresto. Il caso ha rialimentato le polemiche sulle pratiche della polizia nei confronti degli afroamericani, dopo i casi Michael Brown ed Eric Gardner.

Casa Bianca monitora sviluppi - Il presidente Barack Obama è stato informato sugli sviluppi della situazione a Baltimora. Lo afferma la Casa Bianca, sottolineando che Obama ha parlato anche con il sindaco della città, che lo ha aggiornato sugli sforzi in atto per gestire le proteste.
Stato d'emergenza in città - Il governatore dl Maryland ha dichiarato lo stato d'emergenza e ha disposto lo spiegamento della Guardia Nazionale in risposta agli scontri. La violenza è esplosa da ore per le strade della città.

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Scommesse, si consegna capo zingari

Macedone era latitante da quattro anni

Scommesse, si consegna capo zingari

Si è costituito all'aeroporto di Orio al Serio, in provincia di Bergamo, il macedone Hristiyan Ilievski, ritenuto il capo del gruppo degli "zingari" accusati di aver corrotto giocatori di Serie A e B. Ilievski, latitante dal 2011, era stato colpito da un'ordinanza di custodia cautelare per associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva per l'inchiesta sul calcioscommesse.


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Milano: Darsena appena inaugurata già sporcata dalle tag dei writer

Dopo la festa dei 50mila al taglio del nastro del bacino idrico restituito alla città, la delusione per l'incursione dei vandali. Si chiedono ronde

Milano: Darsena appena inaugurata già sporcata dalle tag dei writer

Dopo il battesimo dell'acqua, quello degli spray dei graffittari. In ventiquattr’ore la Darsena di Milano è passata dalla festa dell'inaugurazione all'assalto dei writer che hanno lasciato scritte e tag intorno al bacino restituito ai milanesi in vista di Expo. L'Assessore Rozza su Facebook: "Entro poche ore puliremo tutto". I cittadini chiedono le ronde in stile guardie ecologiche e punizioni esemplari per i vandali.

A lamentarsi per primi del passaggio dei writer gli stessi cittadini che il giorno prima hanno partecipato alla grande festa e che si ritrovano su Facebook sulla bacheca del profilo dell'assessore ai Lavori Pubblici di Milano Maria Carmela Rozza.

Apre la discussione un utente indignato, che scrive: “Assessore, ha visto che bello scempio di scritte alla Darsena... pensavo che sarebbero passate almeno 24 ore... invece già stracolma di scritte... ora dopo l’inaugurazione con applausi... cosa si fa?? Ce le teniamo?? Fino a quando sarà piena?? Che schifo!!!! Ma perché non riuscite a farvi rispettare”.
 
Pronta la risposta dell’assessore, che rassicura tutti: “Entro domani (martedì), salvo ulteriori peggioramenti climatici, le tag saranno cancellate”. Ma l’utente insiste chiedendo di punire severamente gli autori di ciò che considera vandalismo.
 
A dargli man forte gli interventi di chi chiede ronde di guardie ecologiche e di visionare le immagini registrate dalle telecamere di sicurezza per individuare i "4-10 imbrattamuri", mentre la polemica rimbalza anche sui blog.


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Loris, la difesa a Mattino 5: "Veronica ha chiesto di indagare su altri familiari"

Secondo la mamma del bambino ucciso a Santa Croce Camerina, nel condominio, il giorno del delitto, c'erano altre persone

Loris, la difesa a Mattino 5: "Veronica ha chiesto di indagare su altri familiari"

"Veronica Panarello ha detto di indagare meglio su altri familiari". Lo ha detto a Mattino 5 Francesco Villardita, legale della donna accusata dell'omicidio del figlio Andrea Loris Stival. "Veronica ha ricordato che quel giorno, quando è rientrata a casa, in uno degli appartamenti del condominio ha sentito della musica per poi non sentirla più quando è uscita. Ciò significa che, a differenza di quanto emerso finora, c'era qualcuno", ha spiegato.

Veronica non ha però indicato la persona che avrebbe potuto essere all’interno di quella casa", ha aggiunto Villardita. 

Il piccolo Andrea Loris Stival è morto il 29 novembre 2014 a soli 8 anni. Il suo corpo fu ritrovato nella zona del Mulino Vecchio, nei pressi del paese del Ragusano.


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Rapina Tortona, arrestati 3 nomadi

A incastrarli le immagini dell’impianto di videosorveglianza del bocciodromo. Tra loro anche un minorenne

Rapina Tortona, arrestati 3 nomadi

Sono stati incastrati dalle immagini i tre nomadi italiani arrestati dai carabinieri di Tortona: devono rispondere della rapina al bocciodromo, un locale alla periferia della città. L’episodio è successo la notte del primo febbraio scorso quando i tre - uno di loro è minorenne - aggredirono, secondo l’accusa, i titolari e li rapinarono del denaro della cassa e delle macchinette del video poker. Decisive le immagini dell’impianto di videosorveglianza interno per la loro identificazione.


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