venerdì 17 aprile 2015

Veronica Bolina è stata torturata e sfigurata solo perché transessuale. La campagna in sua difesa è #SomosTodasVerônica

Veronica Bolina è stata torturata e sfigurata solo perché transessuale. La campagna in sua difesa è #SomosTodasVerônica
#SomosTodasVerônica. Questo l'hashtag che sta mobilitando la rete in sostegno di Veronica Bolina, una transgender arrestata e aggredita a San Paolo, in Brasile. Le foto di lei con le mani legate, con il volto tumefatto, postate su Facebook stanno facendo il giro del mondo, indignando tutti. La donna, sospettata di aver tentato di uccidere il suo vicino di casa, è stata arrestata dalla polizia.
Dopo circa una settimana in carcere, sono apparse le immagini di lei brutalmente aggredita in carcere: Bolina, nuda, con i piedi e le mani ammanettate, il viso sfigurato dai tagli, circondata dalla polizia.
In un audio rilasciato dopo l'episodio Veronica nega di essere stata torturata dalla polizia, dicendo che "gli agenti avrebbero solo fatto il loro lavoro. Non mi hanno torturato. A ogni azione corrisponde una reazione. Hanno dovuto usare le loro regole per prendermi. E appena sono stata presa, non mi hanno torturata".
La polizia sostiene che Veronica sia stata aggredita da altri prigionieri dopo essere stata vista masturbarsi. Il profilo della transgender su Facebook ha diverse segnalazioni di persone che dicono di conoscere Veronica e che l'audio sarebbe un falso. Intanto l'aggressione sta diventando un caso.
Veronica Bolina è stata torturata e sfigurata solo perché transessuale. La campagna in sua difesa è #SomosTodasVerônica

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