martedì 30 giugno 2015

Abusi su minore, condannato Sereni: Sconvolto, miei figli sanno la verità

Tre anni e sei mesi all'ex portiere di Lazio, Samp e Torino, che era stato accusato dall'ex moglie ed è stato giudicato con rito abbreviato

Abusi su minore, condannato Sereni"Sconvolto, miei figli sanno la verità"

Matteo Sereni, ex portiere di Lazio, Sampdoria e Torino è stato condannato con rito abbreviato a 3 anni e 6 mesi di reclusione e alla perdita della patria potestà. L'ex moglie di Sereni, Silvia Cantoro, lo aveva accusato di abusi su minori che sarebbero stati commessi in una villa in Costa Smeralda nell'estate del 2009.

"Sono sconvolto, ho perso ogni fiducia nella giustizia commenta Sereni, per voce dei suoi legali, poco dopo la sentenza di condanna per violenza su minore pronunciata del gup Marco Contu -. L'unica cosa che mi mantiene vivo è sapere che i miei figli conoscono la verità". 

La difesa: faremo appello - "Si tratta di una sentenza gravemente ingiusta che ci ha molto sorpreso e che certamente appelleremo. La condanna riguarda un processo nel quale la denuncia proviene dalla ex moglie di Matteo Sereni nel corso di una asperrima separazione coniugale ed in cui persino la bambina, più volte registrata dalla madre, ha successivamente ammesso che le accuse al padre non erano vere", spiegano gli avvocati Michele Galasso, Giacomo Francini e Giampaolo Murrighile. 

Di altro avviso i legali di Silvia Cantoro, ex moglie e procuratrice legale del calciatore. "In rappresentanza dei minori ribadiscono che la giustizia fatta con la sentenza non potrà mai ripagare i minori degli eventuali danni psicologici subiti per le condotte delittuose accertate", commenta Daniele Galloppa.


cronache criminali

Torino, anticipò delitto in un romanzo: condannato a 25 anni

L'autore Daniele Ughetto Pianpaschet aveva ucciso una prostituta nigeriana ed era stato assolto in primo grado nel 2014

Torino, anticipò delitto in un romanzo: condannato a 25 anni

Era stato accusato di avere ucciso una prostituta nigeriana e di avere raccontato l'omicidio in un manoscritto poi trovato nella sua abitazione. Dopo essere stato assolto in primo grado nel 2014, l'autore Daniele Ughetto Pianpaschet è stato condannato a 25 anni e 6 mesi di reclusione dalla corte d'assise d'appello di Torino. Il corpo della vittima fu ritrovato nelle acque del Po a San Mauro Torinese nel febbraio del 2012.

Al momento del ritrovamento, il cadavere della donna presentava i segni di alcune coltellate. Gli inquirenti ritengono che il delitto sia stato compiuto nel novembre 2011. Con la nigeriana Pianpaschet aveva avuto una relazione sentimentale e nel corso dei processi ha sempre detto di continuare a essere "legato da una grande amicizia", dichiarandosi innocente. Secondo il procuratore generale Antonio Malagnino l'uomo avrebbe ucciso per gelosia.

"Sono innocente. Questa sentenza tutela una banda di mafiosi". Daniele Ughetto Piampaschet ha rivolto queste poche parole ai giornalisti lasciando il palazzo di giustizia di Torino dopo la sentenza. L'aspirante scrittore di Giaveno, nel Torinese, ha sempre sostenuto che a uccidere la donna siano stati esponenti delle organizzazioni criminali che sfruttano la prostituzione a Torino e provincia.

"Giustizia è fatta", ha commentato il magistrato subito dopo la lettura della sentenza. In seguito, intrattenendosi con gli avvocati difensori dell'imputato, ha spiegato che a suo avviso "non si può credere alle troppe coincidenze di questa storia, compresa quella del romanzo".


cronache criminali

Uccide fratellastro con un martello

Pavia, fermato per omicidio colposo

Uccide fratellastro con un martello

Un uomo di 47 anni, V.G., è stato fermato dai carabinieri del comando provinciale di Pavia con l'accusa di aver ucciso a colpi di martello il fratellastro, V.L. di 40 anni. Il delitto è avvenuto nella serata di domenica, ma è stato scoperto soltanto lunedì sera. Interrogato dai carabinieri sino a notte fonda, il 47enne è accusato di omicidio colposo. Avrebbe colpito mortalmente il fratellastro che lo minacciava con un coltello.


cronache criminali

NY, rapina una banca e fugge a bordo della sua sedia a rotelle: è latitante

Un uomo sui 30 anni ha intascato oltre mille dollari minacciando l'impiegato di avere con sé un'arma. Dubbi sulla sua disabilità

NY, rapina una banca e fugge a bordo della sua sedia a rotelle: è latitante

Le rapine con fuga su due ruote sono all’ordine del giorno a New York, ma non se il mezzo in questione è una sedia a rotelle. È successo lunedì nel Queens, quando un uomo sulla trentina – apparentemente disabile - si è presentato alla filiale della banca Santander di Broadway. Cappuccio calato sulla fronte, si è presentato allo sportello chiedendo contanti, minacciando di avere con sé un’arma: senza pensarci troppo l’impiegato gli ha consegnato 1200 dollari.

Il ladro se n’è poi andato indisturbato, sfrecciando sul marciapiede con la sua fuoriserie. Stando alle testimonianze di alcuni commercianti della zona, la polizia avrebbe ritrovato la sedia a rotelle abbandonata a qualche isolato di distanza. Del conducente, nessuna traccia.


cronache criminali


Giappone, uomo si dà fuoco sul treno superveloce Shinkansen: due morti

Tragedia a bordo del convoglio diretto da Tokyo a Osaka. Le vittime sono lo stesso responsabile dell'incendio e una donna

Giappone, uomo si dà fuoco sul treno superveloce Shinkansen: due morti

Tragedia su un treno superveloce giapponese, lo Shinkansen, diretto da Tokyo a Osaka. Un uomo di 71 anni, residente a Tokyo, si è suicidato dandosi fuoco. L'incendio si è poi propagato a parte del convoglio scatenando pure un'esplosione che ha causato la morte per attacco cardiaco di una donna di circa 50 anni . I feriti sono 13, quattro sono gravi. Sul treno, composto di 16 vagoni, viaggiavano circa mille passeggeri.

"Uno dei macchinisti ha tentato di spegnere il fuoco", riferisce il ministero dei Trasporti giapponese. Il servizio ferroviario sulla linea della Tokaido Shinkansen ha subito ritardi. Secondo il gestore JrCentral, sono 33 gli shinkansen finora cancellati, mentre il traffico è tornato alla piena normalità. 

E' successo alle 11.30 locali, le 4.30 in Italia, mentre il treno più veloce del mondo viaggiava tra le stazioni di Shin-Yokohama e Odawara.


cronache criminali

Siria, gli jihadisti dell'Isis decapitano due donne accusate di stregoneria

Lo riferisce l'Osservatorio nazionale per i diritti umani. Le vittime erano state condannate a morte, uccisi anche i loro mariti

Siria, gli jihadisti dell'Isis decapitano due donne accusate di stregoneria

Per la prima volta gli jihadisti dello Stato islamico hanno decapitato due donne. E' accaduto in Siria, nella provincia di Deir az Zor. Lo riferiscono esponenti della ong Ondus, Osservatorio nazionale per i diritti umani, secondo cui le due donne erano state accusate di stregoneria e condannate a morte. Decapitati anche i rispettivi mariti. 

E' la prima volta che i terroristi decapitano donne che non siano combattenti. Lo erano le tre curde uccise dal boia nel settembre del 2014. 

Attivisti locali citati da Ondus hanno precisato che una donna e suo marito sono stati decapitati con una sciabola sulla via Al Takaya, nella città di Deyr az Zor, capoluogo dell'omonimia provincia. 

Un'altra coppia ha subito la stessa sorte ad Al Mayadin, nella medesima provincia ma più a est, verso il confine con l'Iraq. Con loro sono stati giustiziati altri due uomini, accusati rispettivamente di banditismo e di traffico di droga. 

Il cadavere dell'uomo giustiziato per banditismo è stato poi crocifisso.


cronache criminali

Ruby ter, la procura chiude l'indagine per corruzione e falsa testimonianza

I pm milanesi hanno avanzato la richiesta di processo a carico di Silvio Berlusconi, della giovane marocchina, di altre ragazze coinvolte nelle feste ad Arcore e dell'avvocato Luca Giuliante

Ruby ter, la procura chiude l'indagine per corruzione e falsa testimonianza

La procura di Milano ha chiuso l'indagine cosiddetta Ruby Ter, in vista della richiesta di processo, a carico di Silvio Berlusconi, della giovane marocchina e di altre ragazze (chiamate dalla stampa"olgettine") e dell'avvocato Luca Giuliante. I protagonisti della vicenda sono accusati a vario titolo di corruzione in atti giudiziari e falsa testimonianza.

Per gli inquirenti Berlusconi versò oltre dieci milioni di euro, e altre utilità come case, spese mediche e doni "di elevato valore economico" alle ragazze coinvolte nelle feste ad Arcore.

In particolare a Ruby furono "donati" almeno sette milioni e 800mila euro in contanti (tra la metà del 2013 e quella del 2014): due milioni li investì a Dubai, altri per aprire un ristorante in Messico. Il compagno della marocchina Luca Risso è accusato del riciclaggio dei sette milioni di euro. L'avvocato Luca Giuliante era il custode dei versamenti.

Nell'avviso di chiusura delle indagini non compaiono i nomi degli avvocati del leader di Forza Italia, Niccolò Ghedini e Piero Longo, che risultavano indagati per corruzione in atti giudiziari nel fascicolo Ruby ter: la loro posizione è stata stralciata, in vista dell'archiviazione.

"Ragazze corrotte dal 23 novembre fino a ieri": lo scrivono i magistrati milanesi. In questo modo Berlusconi, secondo la procura, avrebbe ricevuto in cambio il loro silenzio sulle feste ad Arcore.


cronache criminali

Evasione, Gianna Nannini patteggia: un anno e 2 mesi con la condizionale

Il gup di Milano accoglie la richiesta della cantante, accusata di aver sottratto al fisco 3,7 milioni di euro tra il 2007 e il 2012

Evasione, Gianna Nannini patteggia: un anno e 2 mesi con la condizionale

Il gup di Milano Fabio Antezza ha accolto la richiesta di patteggiamento di Gianna Nannini, accusata di una presunta evasione fiscale da 3 milioni e 750 mila euro. L'accordo prevede un anno e due mesi di reclusione con la sospensione condizionale della pena e la non menzione nel casellario giudiziale. "Capitolo doloroso, non era colpa mia", ha commentato la Nannni secondo quanto dichiara il suo legale, Giulia Bongiorno.

La rockstar aveva già raggiunto un accordo di risarcimento con l'Agenzia delle entrate, saldando così il suo debito con il Fisco. Da quanto si è saputo, la Bongiorno, nella fase delle indagini, aveva anche depositato alcune fatture che l'accusa riteneva inesistenti. In questo modo, secondo la difesa, l'importo della presunta evasione si sarebbe ridotto a circa un milione di euro

Le accuse e la difesa - 
Per il pm Gianna Nannini, tra il 2007 e il 2012, avrebbe sottratto denaro al Fisco interponendo tra la sua società milanese, la Gng Musica srl, e le case discografiche Sony e Universal, una società di diritto irlandese e un'altra di diritto olandese. 

"Gianna Nannini, nel ribadire l'assoluta trasparenza della propria condotta, nega recisamente qualsiasi interposizione fittizia con società estere e sottolinea che gli addebiti sono riferibili esclusivamente all'operato di soggetti terzi nei quali nutriva una sconfinata e tuttavia malriposta fiducia", sottolinea la Bongiorno. 

"La decisione della Gmg Musica di sancire un accordo conciliativo con l'Agenzia delle entrate deriva dalla volontà di mettere al più presto la parola fine a un doloroso capitolo giudiziario. In questo quadro si inserisce la decisione di Gianna Nannini di collaborare con la Procura e definire il procedimento con il rito del patteggiamento", conclude l'avvocato.


cronache criminali


Napoli: si frattura il femore sinistro, i medici lo operano alla gamba destra

Immediate le scuse alla famiglia, ma i figli intendono sporgere denuncia

Napoli: si frattura il femore sinistro, i medici lo operano alla gamba destra

Va in ospedale a farsi operare il femore fratturato, ma i medici intervengono sulla gamba sbagliata. E' accaduto a Boscotrecase (Napoli) a Tomaso Stara, 86 anni, originario di Sassari. L'uomo era caduto nella sua casa giovedì, rompendosi il femore della gamba sinistra. Immediato il ricovero, con qualche giorno di attesa per un intervento di routine.

Secondo la prassi, la frattura viene ridotta mediante l'apposizione di un "chiodo omega". Ma per l'anziano l'operazione, all'ospedale Sant'Anna di Boscotrecase, si è rivelata un vero incubo. L'intervento è stato effettuato sulla gamba destra e adesso l'anziano ha due chiodi, applicati a entrambi i femori. 

Si sono subito accorte dell'errore le figlie dell'uomo, due delle quali sono medici. All'uscita dalla sala operatoria le due donne, dopo aver controllato la ferita del padre, hanno urlato: "Avete sbagliato gamba".

Immediato il ritorno dell'uomo sotto i ferri per inserire il "chiodo omega" nell'osso giusto. Il medico responsabile dell'errore si è scusato con i figli del paziente dicendo loro "Ho sbagliato". Ma i familiari non hanno voluto sentire ragioni e nei prossimi giorni, a dimissioni avvenute, intendono presentare una denuncia contro la clamorosa svista. 

Non è il primo caso di malasanità, all'ospedale Sant'Anna e Maria Santissima della Neve di Boscotrecase: sulla struttura pendono diverse denunce. In quel nosocomio si sono registrati vari episodi su cui la magistratura sta cercando di fare luce, come quello della morte della mamma di 25 anni Tommasina De Laurentiis; e quello di Maria D'ambrosio, una casalinga di 38 anni, deceduta dopo avere partorito una bambina priva di vita.

La vicenda dell'86enne di Sassari, che con la famiglia vive a Torre Annunziata (Napoli), è quindi solo l'ultimo di una serie di dolorosi errori. Tomaso Stara è un uomo molto conosciuto nella zona in quanto ex professore di protesi dentarie dell'istituto Casanova di Napoli. "Mio padre è famoso per la sua eleganza - racconta la figlia Valentina - E' venuto dalla Sardegna e si è stabilito a Napoli perché durante il servizio militare conobbe mia madre, che è napoletana. Le mie sorelle sono nate tutte in Sardegna". 

"Mio padre stava bene e camminava bene - aggiunge -. Ora è ancora frastornato dall'anestesia e speriamo che si riprenda. Non sa nemmeno che cosa gli è successo. Dalla sua stanza i medici e gli infermieri vanno e vengono ogni cinque minuti. Ma immaginate che cosa significa ora per lui dover fare una fisioterapia non a un arto, bensì a due".


cronache criminali

Ragazza 16enne violentata a Roma: aggredita in strada di notte

La giovane ha raccontato di essere stata avvicinata nella notte da un uomo che ha abusato sessualmente di lei

Ragazza 16enne violentata a Roma: aggredita in strada di notte

Una ragazzina di 16 anni è stata violentata nella notte nel quartiere Prati a Roma. La minore è stata soccorsa intorno alla mezzanotte nei pressi di piazzale Clodio e portata in ospedale. La ragazzina avrebbe raccontato di essere stata avvicinata da un uomo che ha abusato sessualmente di lei.


cronache criminali

venerdì 26 giugno 2015

Cina, maxi sequestro carne congelata: era degli anni 70 e putrefatta

Oltre 100mila tonnellate di ali di pollo, manzo e maiale illegali provenienti dal Vietnam stavano per essere immesse sul mercato

Cina,maxi sequestro carne congelata: era degli anni 70 e putrefatta

Sta facendo molto scalpore in Cina la notizia del maxi sequestro di carne avvenuta al confine col Vietnam: oltre 100mila tonnella di ali di pollo, manzo e maiale congelato per un valore di 483 milioni di dollari sono state fermate dalla autorità. La carne era congelata in malo modo, alcune parti erano anche in putrefazione ma soprattutto pare che fossero state macellate e congelate negli anni 70.

"La puzza era talmente forte che ho quasi vomitato", ha detto un funzionario della provincia dello Hunan dove è stata sequestrata una parte della carne. La polizia ha sgominato due bande composte da almeno 14 persone che contrabbandavano la merce illegale dal Vietnam. "E' difficile controllare il flusso di merci da quel Paese", dicono le autorità.

La notizia è stata diffusa dal quotidiano China Daily ma l'amministrazione generale delle dogane cinesi non ha confermato il sequestro. I contrabbandieri compravano la carne a buon mercato all'estero, la spedivano ad Hong Kong e in Vietnam per poi farla arrivare in Cina. Una parte di questi trasporti avveniva tramite camion e per risparmiare erano mezzi non refrigerati. Ecco perché la merce andava in putrefazione.

A far rabbrividire è la notizia che una parte della carne sequestrata è stata fatta risalire addirittura agli anni 70. In pratica la macellazione era avvenuta quando ancora la Cina era sotto il controllo di Mao Tse Tung. La sicurezza alimentare è fonte di grande preoccupazione a Pechino e gli scandali riguardanti il cibo sono all'ordine del giorno. E questa notizia non farà certo dormire tranquilla la popolazione.


cronache criminali

Yara, la difesa chiede 711 testimoni. L'accusa risponde con altri 120

Manca una settimana all'inizio del processo. Gli avvocati di Bossetti puntano a smontare la prova del Dna sugli indumenti della ragazzina

Yara, la difesa chiede 711 testimoni. L'accusa risponde con altri 120

Settecentoundici testimoni: tanti sono quelli citati dalladifesa di Massimo Bossetti, accusato dell'omicidio di Yara Gambirasio. A una settimana dall'inizio del processo, i legali del muratore hanno depositato al tribunale di Bergamo la lista dei testi: 711, appunto, oltre a una cinquantina di consulenti scientifici. Tra i nomi figurano familiari di Bossetti, conoscenti e vicini di casa dei Gambirasio e frequentatori del centro sportivo di Brembate.

Il pm Letizia Ruggeri risponde chiedendo 120 testimonianze, come scrive "Il Giorno". Nell'elenco dell'accusa figura anche Alma Azzolin, di Trescore Balneario. Gli inquirenti ritengono che il suo racconto sia fondamentale per provare che Yara e Bossetti si conoscevano già: a verbale risulta infatti che una mattina tra agosto e l'inizio dell'anno scolastico 2010, mentre era sull'auto parcheggiata a fianco del cimitero di Brembate, aveva visto una vettura grigio chiaro Station Wagon guidata da un uomo, su cui era salito una ragazza. Secondo la donna l'uomo era Bossetti e, almeno da una delle otto foto mostratele, anche Yara. 

La difesa intende fare la guerra contro la prova principale che incastrerebbe Bossetti, e cioè la coincidenza tra il suo Dna e quello rimasto sugli indumenti della ragazzina. Sarà infatti chiesta una nuova perizia sulla traccia biologica. 

"Non abbiamo l'asso nella manica - ha dichiarato il legale di BossettiClaudio Salvagni su Telelombardia -, ma Yara è stata uccisa da unbranco di ragazzi malati. E' un delitto maturato in ambito giovanile, legato al bullismo".


cronache criminali

Progettavano attentati in Vaticano, preso uno della banda di pakistani

Siyar Khan, 36 anni, da anni a Roma, è stato arrestato a Fiumicino. L'uomo, che proveniva dal Qatar, è accusato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e di diversi reati legati al terrorismo

Progettavano attentati in Vaticano, preso uno della banda di pakistani

Già da tempo gli 007 italiani monitoravano un gruppo legato ad Al Qaeda, che nel 2010 aveva progettato un attentato in Vaticano. L'idea fu messa da parte perché i terroristi si sentirono braccati. Giovedì è stato arrestato a Fiumicino un membro della banda, Siyar Khan, 36enne pakistano da anni residente a Roma. L'uomo, proveniente dal Qatar, è  accusato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e diversi reati legati al terrorismo

Questa cellula di Al Qaeda, secondo quanto riporta Il Tempo, è stata attiva anche in patria. Infatti alcuni di loro sono accusati del sanguinoso attentato avvenuto in un mercato nel 2009 a Peshawar, un strage che costò la vita al almeno 100 persone. 

Nei mesi passati è stata la procura di Cagliare ad emettere 18 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di alcuni esponenti del gruppo terroristico.

Soldi grazie ai clandestini - Secondo le accuse, Siyar Khan, l'uomo arrestato a Fiumicino, gestiva l'immigrazione clandestina. Dai proventi di questa attività, incassava soldi per finanziare il suo gruppo terroristico. La cellula era attiva in tutto il centro-nord, soprattutto nelle comunità pakistane e afghane. Il gruppo, poi, si finanziava anche grazie alla gestione della "zakat", elemosina in arabo, una pratica assai diffusa che garantisce notevoli introiti. I proventi di queste offerte non finivano a opere di carità, se non una minima parte, ma per provvedere alle necessità della cellula terroristica.


cronache criminali

Bimba sequestrata, Sara Ammar è tornata in Italia dopo odissea di 5 anni

Nel 2010 il padre egiziano era fuggito in Egitto con la piccola

Bimba sequestrata, Sara Ammar è tornata in Italia dopo odissea di 5 anni

"La piccola Sara Ammar e sua madre Sandra Fardella sono finalmente arrivate questa mattina in Italia assistite dall'ambasciatore italiano". Lo ha detto il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni annunciando la positiva conclusione della vicenda della minore italiana, sequestrata dal padre egiziano nel gennaio 2010, portata in Egitto e da allora irreperibile.

"E' il felice epilogo di una vicenda che il governo ha seguito con la massima attenzione e che ha visto la Farnesina lavorare intensamente per raggiungere questo risultato", ha detto Gentiloni, aggiungendo che "il caso era stato anche oggetto a maggio di un intervento del presidente della Repubblica Sergio Mattarella". 

"Ringrazio le autorità egiziane per il loro impegno a tutti i livelli, che ha permesso l'esecuzione della sentenza che stabilisce che la custodia della figlia spetta alla madre", ha concluso il ministro.


cronache criminali

Va a rapinare banche e porta il figlio di 9 anni: "Non sapevo dove lasciarlo"

La polizia ha arrestato gli 8 componenti di una banda che aveva colpito l'anno scorso a Milano. Il palo incastrato dalle telecamere: con lui sullo scooter il ragazzino

Va a rapinare banche e porta il figlio di 9 anni: "Non sapevo dove lasciarlo"

Non avendo nessuno a cui lasciarlo, quando andava a rapinare banche portava con sé, sullo scooter, il figlio di 9 anni. L'uomo, palo della banda, è stato arrestato alla polizia insieme ad altre 7 persone: è stato incastrato dai filmati delle telecamere, passate al setaccio dagli investigatori dopo i colpi (uno fallito, il 16 giugno 2014, e uno andato a segno, con un bottino da 129mila euro, il 17 luglio) in due banche di Milano.

Nelle immagini della videosorveglianza si vede chiaramente il bandito raggiungere la banca a bordo di uno scooter; sul sellino, dietro di lui, il figlio; mentre gli altri complici li seguono a bordo di un altro scooter e di una Smart. Gli otto arrestati, ai polsi dei quali sono scattate le manette in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip Alessandro Santangelo, sono tutti accusati di rapina aggravata e porto e detenzione abusiva di armi.


cronache criminali


Rimborsi irregolari alla Regione Calabria, arrestati tre consiglieri

Le Fiamme gialle hanno anche sequestrato 2 milioni e mezzo di euro a 27 indagati

Rimborsi irregolari alla Regione Calabria, arrestati tre consiglieri

La guardia di finanza ha arrestato, ponendoli ai domiciliari, tre consiglieri regionali della Calabria, mentre per altri cinque politici regionali è scattato, su ordine della Procura di Reggio Calabria, il divieto di dimora. Le Fiamme gialle hanno anche sequestrato 2 milioni e mezzo di euro a 27 indagati. L'accusa, per tutti, riguarda le spese pazze dei gruppi consiliari dal 2010 al 2012, con, in alcuni casi, anche doppi rimborsi.

Secondo l'accusa, ci sarebbe stata anche una doppia documentazione per poter chiedere i rimborsi gonfiati. Nel mirino gli anni e i movimenti bancari dei gruppi consiliari dal 2010 al 2012.


cronache criminali

Asti, autotrasportatore di 52 anni ucciso a colpi di cric: almeno due i killer

Il corpo di Francesco Indino è stato ritrovato nella centrale piazza del Palio. Esclusa l'ipotesi rapina: nulla è infatti stato rubato

Asti, autotrasportatore di 52 anni ucciso a colpi di cric: almeno due i killer

Un autotrasportatore di 52 anni, Francesco Indino, è stato ucciso a colpi di cricad Asti. Il corpo dell'uomo, originario di Bari, ma residente a Montechiaro d'Asti, è stato ritrovato nella centrale piazza del Palio, accanto al suo camion. Secondo la polizia, non si tratterebbe di una rapina finita male dal momento che nulla sembra sia stato sottratto. Gli autori del delitto, secondo gli investigatori, sarebbero almeno due.

Indino lavorava per una ditta di ortofrutta di Costigliole d'Asti. Quando è stato colpito stava andando a lavorare: come ogni mattina, all'alba, partiva da piazza del Palio, dove lasciava il suo camion. 

Proprio qui, a fianco del mezzo, sarebbe stato colpito violentemente alla testa da un corpo contundente, forse un cric secondo gli investigatori della Questura, che stanno conducendo le indagini, coordinate dal pm Valeria Ardoino.


cronache criminali