giovedì 18 giugno 2015

Isis, non c'è limite all'orrore nei video: uomo crocifisso e amputato agli arti

L'accusa per il condannato è quella di essere una spia siriana. Stessa ambientazione e caratteristiche degli altri filmati, nuova l'esecuzione

Isis, non c'è limite all'orrore nei video: uomo crocifisso e amputato agli arti

L'orrore dell'Isis non conosce confini. Dopo il pilota giordano bruciato vivo e le esecuzioni a sangue freddo, ecco un altro video. L'ambientazione è sempre la stessa: deserto e tuta arancione in stile Guantanamo per il condannato a morte. Nuove però sono le modalità di esecuzione; l'uomo è stato legato a una croce e gli sono stati tagliati una mano e un piede. Si attendono riscontri sull'autenticità del filmato.

Il video dura circa quattro minuti e inizia come di consueto con la confessione del prigioniero, accusato di essere una spia siriana. Il titolo scelto dai miliziani dello Stato Islamico (Scoraggiare le spie 1) è eloquente e preannuncia nuove esecuzioni. Per la violenza delle scene, YouTube ha scelto di toglierlo dalla rete.

L'escalation di violenza che non accenna a fermarsi - sono stati resi noti i nomi di altri quattro detenuti in attesa di giudizio - servirebbe a distogliere l'attenzione dalla sconfitta subita dall'Isis a Tal Abyad.


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