sabato 28 febbraio 2015

Roma, 20enne investito e ucciso da bus: autista continua la corsa

Il conducente si è fermato solo dopo essere stato raggiunto dalla polizia. Avrebbe detto di non essersi accorto di aver travolto il ragazzo

Roma, 20enne investito e ucciso da bus: autista continua la corsa

Un ragazzo di 20 anni è morto dopo essere stato investito da un bus nella notte a piazza Venezia, al centro di Roma. Stando da quanto emerso, l'autista avrebbe continuato la corsa e si sarebbe fermato solo dopo essere stato raggiunto dalla polizia in via Nomentana. Avrebbe detto di non essersi accorto di aver travolto il ragazzo. Il giovane è morto in ospedale. L'autista è stato denunciato.

Il 30enne autista dell'autobus di Atac, l'azienda di trasporto capitolina, avrebbe raccontato che mentre era fermo in piazza Venezia si sarebbero avvicinati al finestrino sinistro alcuni ragazzi, apparentemente ubriachi, e che uno di loro voleva entrare sul mezzo da quel lato. L'autista avrebbe ripreso la corsa senza accorgersi di aver investito il giovane. E' accaduto poco dopo le 3. 

I passeggeri confermano il racconto dell'autista - I vigili del VII Gruppo Appio stanno acquisendo le immagini delle telecamere per ricostruire l'esatta dinamica dell'incidente. L'autista sarebbe risultato negativo ai test sull'assunzione di alcol e droga. A quanto riferito, i passeggeri del bus, circa 60, avrebbero detto di non essersi accorti di nulla.


cronache criminali

venerdì 27 febbraio 2015

Nuovo orrore Isis: gay lapidati

Siria,immagini shock diffuse su Twitter

Nuovo orrore Isis: gay lapidati

Nuovo orrore da parte dell'Isis. I miliziani dello Stato islamico hanno pubblicato su Twitter alcune foto che ritraggono il supplizio inflitto ad alcune persone indicate come omosessuali a Raqqa in Siria. Lo riferisce Rita Katz, direttrice del Site, il sito di monitoraggio del jihadismo sul web. Nelle foto si vedono alcuni individui lanciati dal tetto di un palazzo e poi lapidati dalla folla.


cronache criminali

Verona, prete condannato per estorsione. Chiese 20 euro per benedire un defunto

La denuncia è stata presentata da un'impresa di pompe funebri. Don Silvano Corsi prima della sentenza: "L'accusa mi sta facendo soffrire da più di un anno"

Verona, prete condannato per estorsione Chiese 20 euro per benedire un defunto

Un parroco di Verona, don Silvano Corsi, è stato condannato a un anno e due mesi per tentata estorsione. Al prete è costato caro l'aver chiesto a una impresa di pompe funebri 20 euro per benedire un defunto. "E' un assurdo" ha commentato il suo legale annunciando l'intenzione di impugnare il verdetto in appello.

A far partire l'indagine, come riporta il Corriere del Veneto, era stata una denuncia presentata dall'impresa di pompe funebri, che ha portato in aula, come prova contro il prete, un file audio che lo inchioderebbe. "Tutti lasciano almeno venti euro e se non verranno lasciati - avrebbe intimato don Corsi nell'intercettazione - non andrò a dare la benedizione e non permetterò di farlo nemmeno ai miei diaconi".


A nulla sono valse le parole che il parroco aveva postato due giorni fa in Facebook, in vista dell'udienza. Nel ricordare che l'accusa lo stava "facendo soffrire ormai da più di un anno e mezzo", don Corsi rinnovava "ancora una volta la sua fiducia nella magistratura veronese e nella sua saggezza nel giudicare".


cronache criminali

Abusi su una bimba di 4 anni: arrestato un 25enne nel Barese

La piccola sarebbe stata adescata nell'atrio del palazzo, dove vive con i genitori. Il ragazzo era in visita da alcuni parenti per l'Epifania

Abusi su una bimba di 4 anni: arrestato un 25enne nel Barese

Un ragazzo di 25 anni è stato arrestato dalla polizia con l'accusa di aver abusato di una bimba di quattro anni e mezzo. La vicenda risale al giorno dell'Epifania, quando la bambina sarebbe stata violentata nel sottoscala del palazzo in cui vive, in provincia di Bari. Il 25enne, che si trovava nell'edificio per far visita ad alcuni parenti, avrebbe avvicinato la piccola mentre era in cortile per giocare.

La piccola ha raccontato l'episodio alla mamma, subito dopo la presunta violenza. La donna ha così denunciato il fatto al commissariato di polizia. 

Una volta partita la denuncia, il magistrato del Tribunale di Bari che ha preso in carico il caso ha sentito la piccola con l'aiuto di una psicologa. La bimba ha confermato l'episodio, anche attraverso alcuni disegni. Poi ha segnalato il suo presunto aggressore attraverso il riconoscimento fotografico.

Il 25enne, che è stato arrestato lunedì, ha negato di aver violentato la piccola.


cronache criminali

Padova, bimbo di un anno sfigurato a morsi da una compagna di asilo

Il piccolo è stato portato al pronto soccorso pediatrico. I genitori hanno sporto denuncia

Padova, bimbo di un anno sfigurato a morsi da una compagna di asilo

Un piccolo di un anno è stato sfigurato a morsi da una bambina di poco più grande mentre si trovava all'asilo. E' accaduto a Padova. Quando la maestra, al termine del riposino pomeridiano, è andata a svegliare il bambino, lo ha trovato ricoperto da oltre una quarantina di morsi su viso, schiena, gambe, braccia e anche piedi. Il piccolo è stato portato al pronto soccorso pediatrico. I genitori hanno sporto denuncia.

La vicenda è accaduta in un asilo nido di Polverara, a due passi da Piove di Sacco.

La maestra di turno il pomeriggio dell'accaduto ha raccontato di non essersi accorta di nulla: quando il bambino ha iniziato a piangere, la donna ha pensato che si trattasse di un normale pianto dopo il risveglio dal sonnellino.

"Abbiamo voluto denunciare il fatto - ha raccontato il padre del piccolo al quotidiano "Il Gazzettino" - non tanto per ottenere un risarcimento quanto per ribadire che cose del genere non devono succedere. Sono intollerabili. I bambini piccoli vanno tenuti sotto stretta sorveglianza"


cronache criminali

Quarto Grado, anticipazioni della puntata del 27 febbraio 2015

"Quarto Grado" torna sul giallo di Avetrana

Quarto Grado, anticipazioni della puntata del 27 febbraio 2015

A quasi due anni dalla condanna all'ergastolo per l'omicidio della nipote SarahCosima Serrano romperà il silenzio in aula.
Nel giorno della ripresa del processo d'appello - venerdì 27 febbraio, in prima serata su Retequattro - "Quarto Grado" torna sul giallo di Avetrana con nuove testimonianze e ospita in studio il fratello di Sarah, Claudio Scazzi.

Massimo Bossetti resta in carcere. Gianluigi Nuzzi, con Alessandra Viero, approfondisce gli esiti sulle perizie tecniche dell'omicidio di Yara Gambirasio e l'analisi della difesa sulla probabile arma del delitto.

Infine, il settimanale a cura di Siria Magri si occupa del mistero di Elena Ceste. Cosa nasconde il rio Mersa, dove è stato ritrovato il corpo della donna? Dal carcere di Quarto d'Asti, intanto, il marito Michele Buoninconti ribadisce la propria innocenza.

Fonte: mediaset.it

cronache criminali



Brasile, stermina famiglia: 5 morti

Poi si suicida, non voleva separarsi

Brasile, stermina famiglia: 5 morti

Un funzionario comunale brasiliano ha sterminato la propria famiglia a colpi di pistola e si è poi suicidato sparandosi alla tempia. Il 41enne ha colpito la moglie, la figlia di 16 anni, i suoceri e la cognata prima di togliersi la vita. I corpi sono stati trovati dalla domestica all'interno della villetta a Cordilheira Alta, nello Stato di Santa Catarina. Secondo la polizia, l'uomo non voleva accettare la separazione.


cronache criminali

Hong Kong, beats maid: 6 years in prison

Hong Kong, beats maid: 6 years in prison



Hong Kong, picchia domestica: 6 anni carcere

Condannata datrice di lavoro

Hong Kong, picchia domestica: 6 anni carcere

Una donna accusata di aver maltrattato la sua cameriera indonesiana è stata condannata a sei anni di carcere da un tribunale di Hong Kong. Il caso della donna, Erwiana Sulistyaningsih, ha suscitato scalpore nell'ex-colonia britannica, dove lavorano come collaboratrici domestiche migliaia di donne provenienti dall'Indonesia e dalle Filippine. Oltre alla prigione la donna dovrà pagare una multa di 15mila dollari di Hong Kong (circa 1.700 euro).


cronache criminali

Japan, 13 year old beheaded: for the media the killer wanted to imitate the Executioner of Isis

Japan, 13 year old beheaded: for the media the killer wanted to imitate the Executioner of Isis



Giappone, 13enne decapitato: per i media il killer voleva imitare i boia di Isis

Il corpo di Ryota Uemura è stato trovato in un bosco vicino a un fiume nella città di Kawasaki. Poco distante è stata rinvenuta anche l'arma del delitto, un coltello, ancora sporco di sangue

Giappone, 13enne decapitato: per i media il killer voleva imitare i boia di Isis

Ispirandosi alle esecuzione dei boia di Isis, secondo quanto riportato dai media nipponici, un 18enne giapponese avrebbe ucciso un ragazzo di 13 anni: il giovane omicida avrebbe infatti tentato di decapitare con un coltello la sua vittima. Il corpo di Ryota Uemura è stato trovato in un bosco vicino a un fiume nella città di Kawasaki. Poco distante è stata rinvenuta anche l'arma del delitto, un coltello, ancora sporco di sangue.

La polizia avrebbe fermato il diciottenne, ma secondo gli inquirenti sarebbero coinvolti altri giovani, almeno due, verso i quali sarebbero stati spiccati mandati di cattura.

Secondo quanto emerso, il 13enne ucciso conosceva i sospettati e sarebbe stato più volte vittima dei loro attacchi.


cronache criminali

Cheats on his wife with a blonde: Russian awakes without testicles

Cheats on his wife with a blonde: Russian awakes without testicles



Tradisce la moglie con una bionda: russo si risveglia senza i testicoli

L'uomo ha raccontato di essere stato avvicinato dalla donna in un bar; insieme sono andati in una vicina sauna e si sono baciati. Poi, il buio, fino al traumatico risveglio: secondo la polizia si tratta di un furto di organi

Tradisce la moglie con una bionda:russo si risveglia senza i testicoli

Pur essendo sposato, non ha saputo dire di no a quella bionda straniera che gli ha proposto di andare con lei in una sauna. Ma dopo averla baciata, Dmitry Nikolaev, 30enne presentatore televisivo russo, non ricorda più nulla: si è svegliato ore dopo, con un fortissimo dolore tra le gambe, e si è accorto di non avere più i testicoli. Sebbene la vicenda abbia molto il sapore della leggenda metropolitana, secondo i media russi la polizia sta indagando.

Nikolaev ha raccontato che stava bevendo un drink in un bar quando è stato avvicinato dalla donna, che ha iniziato a conversare con lui. Poco dopo, insieme hanno preso un taxi e si sono diretti a una vicina sauna, dove i due si sono baciati. "Mi ricordo di aver bevuto una birra, e poi più nulla", ha raccontato il presentatore televisivo.

Secondo i giornali russi, quando l'uomo è arrivato in ospedale i medici hanno accertato che qualcuno "esperto in castrazioni" (poiché la ferita era pulita e cauterizzata) aveva asportato i testicoli, e la polizia crede che si tratti di un'organizzazione criminale che vende organi sul mercato nero.


cronache criminali

Carcere a vita a infermiere-killer

Germania, ha ammesso trenta omicidi

Carcere a vita a infermiere-killer

Carcere a vita per l'infermiere serial-killer tedesco, che ha ammesso di aver ucciso decine di pazienti nell'ospedale dove lavorava. Per Niles D., 38 anni, che prestava servizio in una struttura nella Bassa Sassonia, i giudici hanno emesso la sentenza di condanna. Durante il processo, l'uomo ha confessato trenta omicidi, ma sono almeno 200 i casi sospetti.


cronache criminali

Torturano con l'acido un 15enne per un debito di droga dell'amico: presi

I carabinieri di Villafranca, nel Veronese, arrestano un 20enne e denunciano un 18enne: si erano vendicati sul ragazzino per un debito contratto da un compagno di scuola fuggito a Londra

Torturano con l'acido un 15enne per un debito di droga dell'amico: presi

Per un presunto debito di 3mila euro sull'acquisto di un chilo di hascisc avevano sequestrato, picchiato e torturato con l'acido un 15enne: i carabinieri di Villafranca, nel Veronese, hanno arrestato un 20enne e denunciato un 18enne, all'epoca dei fatti minorenne. I due, italiani, sono accusati di estorsione, sequestro di persona e lesioni aggravate. Dalle indagini è emerso che in realtà il 15enne non era coinvolto nella vicenda della droga.

Secondo gli investigatori l'unica colpa del 15enne era quella di essere il compagno di classe di un baby pusher che aveva contratto il debito prima di fuggire a Londra. I due aguzzini, allora, hanno deciso di vendicarsi sull'amico: lo hanno rapito e seviziato per 4 ore prendendolo a cinghiate, spegnendogli addosso sigarette e infine gettandogli addosso acido e incendiandolo.

A spingere il ragazzo a denunciare l'accaduto è stata la madre, accortasi che in casa continuavano a sparire misteriosamente alcuni oggetti: un pc, un tablet e un televisore che i carabinieri hanno trovato a casa dei due.


cronache criminali

Traffico di droga e auto di lusso: 18 arresti a Roma, anche ex calciatore

Per il gruppo le accuse sono di spaccio internazionale di stupefacenti, detenzione di armi, lesioni, estorsione, ricettazione

Traffico di droga e auto di lusso: 18 arresti a Roma, anche ex calciatore

La polizia di Roma ha arrestato 18 persone tra Italia e Olanda e ha effettuato 36 perquisizioni nell'ambito di un'inchiesta su un'organizzazione criminale dedita allo spaccio internazionale di stupefacenti. Tra i reati contestati, oltre all'associazione a delinquere finalizzata allo spaccio, anche detenzione di armi e materie esplodenti, lesioni personali, estorsione, ricettazione. Tra gli arrestati figura anche un ex giocatore della Roma.

Il gruppo operava nel territorio romano di Villa Gordiani fino a Castel Madama, mentre l'attività di spaccio si è estesa fino all'Abruzzo e in alcuni quartieri del litorale romano. I membri dell'organizzazione utilizzavano automobili di grossa cilindrata non solo per dimostrare il proprio status ma, soprattutto, per pagare la droga e per reclutare nuovi complici.

Le stesse auto, poi, venivano recuperate dall'organizzazione con vere e proprie modalità estorsive (pestaggi e minacce a mano armata) quale pagamento dei crediti maturati con clienti insolventi.

La droga era invece fornita da narcotrafficanti olandesi, conosciuti dalle polizie dei paesi del Nord Europa per le loro attivita' criminali in ambito internazionale e per il loro interesse per le automobili di lusso. Nell'operazione sono stati sequestrati oltre 7 chili di sostanze stupefacenti, 6 pistole, un fucile e materiale esplosivo.


cronache criminali

Ricatti a clienti escort: 3 arresti

Roma,venivano adescati online e filmati

Ricatti a clienti escort: 3 arresti

I carabinieri di Roma hanno arrestato tre persone e denunciato a piede libero altre due, con l'accusa di estorsione, violenza sessuale e spaccio di sostanze stupefacenti. La banda adescava le proprie vittime online su siti specializzati per escort e filmava gli incontri all'insaputa dei clienti, solitamente sposati e benestanti, minacciandoli poi di diffondere i video se non avessero pagato.


cronache criminali

Clinica degli orrori, confermati 15 anni a Brega Massone

La Cassazione conferma la pena all'ex primario per lesioni a una ottantina di pazienti. Brega Massone sta già scontando la condanna all'ergastolo per omicidio volontario

Clinica degli orrori, confermati 15 anni a Brega Massone

E' stata confermata dalla Cassazione la condanna a 15 anni e sei mesi di carcere per Pier Paolo Brega Massone, l'ex primario di chirurgia toracica della clinica milanese Santa Rita, per l'accusa di lesioni nei confronti di circa un'ottantina di pazienti e di truffa al servizio sanitario nazionale. Per la vicenda della "clinica degli orrori" Brega Massone sta già scontando la condanna all'ergastolo per omicidio volontario di quattro pazienti.

Con questa decisione, la I sezione Penale della Cassazione, ha reso definitiva la condanna emessa dalla Corte di appello di Milano il 6 novembre 2013 nel processo di appello "bis" disposto dalla stesa Suprema Corte, nel giugno 2013, per i ricalcolo della pena in seguito ad alcune prescrizioni. Sia nel primo processo di appello che nel secondo la determinazione della pena è sempre stata pari a 15 anni e sei mesi di reclusione.

La vicenda della casa di cura Santa Rita era venuta a galla nel giugno del 2008, con gli arresti da parte della Guardia di Finanza di 13 medici, tra i quali tre chirurghi, e il titolare della clinica privata Francesco Pipitone, che ha patteggiato la pena.


cronache criminali

Yara "puntata" da Bossetti in un super. Anche un bancomat inguaia l'uomo

Emergono nuovi dettagli sui movimenti dell'uomo accusato di avere ucciso la ragazzina di Brembate. Intanto il pm chiude le indagini: contestati al muratore l'omicidio volontario aggravato e la calunnia

Yara "puntata" da Bossetti in un superAnche un bancomat inguaia l'uomo

Emergono nuove indiscrezioni su Massimo Bossetti, l'uomo accusato di avere ucciso Yara Gambirasio a Brembate nel 2010. Nelle intercettazioni dei colloqui con la moglie in carcere, emergono i dubbi della donna ("non mi hai mai detto cosa hai fatto quella sera") mentre pare che l'uomo alcuni giorni dopo il rapimento della ragazza (che avrebbe puntato in un supermercato) abbia prelevato, per la prima e unica volta, al bancomat di fronte a casa Gambirasio.

Chiusa l'inchiesta su Bossetti - Giovedì, esattamente quattro anni dopo il ritrovamento del corpo di Yara nel campo di Chignolo d'Isola, il pm Letizia Ruggeri ha notificato al difensore di Bossetti l'avviso di conclusione delle indagini preliminari. Due i reati contestati al muratore di Mapello. Il più grave, l'omicidio volontario aggravato, con le aggravanti di aver "adoperato sevizie e aver agito con crudeltà" e di aver "approfittato di circostanze di tempo (in ore serali/notturne), di luogo (in un campo isolato) e di persona (un uomo adulto contro un'adolescente di 13 anni) tali da ostacolare la pubblica e privata difesa". Ma anche la calunnia nei confronti di uno dei suoi colleghi: in un interrogatorio, Bossetti lo avrebbe accusato dell'omicidio. 

Una nuova teste contro il muratore - Dalle carte emerge intanto una nuova testimonianza contro il presunto assassino di Yara. La stessa donna che tempo fa raccontò di aver visto Bossetti in un'auto nei pressi della palestra in compagnia di una ragazzina, forse proprio la vittima, ha rivelato che qualche giorno dopo vide l'uomo in un supermercato frequentato proprio da Yara. Qui potrebbe essersi accorto di lei.

Il prelievo al bancomat di via Rampinelli - Il 4 dicembre 2010, circa una settimana dopo la scomparsa di Yara, Bossetti prelevò al bancomat nei pressi dell'abitazione della ragazzina, in via Rampinelli, presidiata in quelle ore da decine di giornalisti. Fu il suo unico prelievo a quello sportello. Secondo gli inquirenti potrebbe aver voluto controllare da vicino la situazione per capire l'evolversi delle indagini. Secondo la difesa, invece, si sarebbe fermato prima di andare dal suo commercialista. Ma quel mese Bossetti non rilasciò alcuna fattura.

I dubbi della moglie - Le intercettazioni confermano poi i dubbi di Marita Comi, la moglie di Bossetti. In una registrazione ambientale durante un loro colloquio nel carcere di Bergamo, riportata dalCorriere della Sera, i due parlano della sera della scomparsa di Yara. "Ti ricordi cosa hai fatto?", chiede lei. "Secondo te mi ricordo?", replica Bossetti. Ma dopo poco l'uomo dice: "Sono sicuro che il telefono era scarico... ho cercato di accenderlo quando ho visto Massi che girava intorno all'edicola". "Ti ricordi che eri li - sottolinea la moglie - Vedi? Come fai a ricordarti che è il giorno in cui hai salutato Massi? Vuol dire che ti ricordi quel giorno di novembre".

I pianti a comando e le bugie facili - La donna sembra trovarsi davanti un uomo a lei sconosciuto, uno capace di "piangere a comando", soprannominato "il favola" dai colleghi per le tante bugie che raccontava senza problemi. Una di queste, per allontanarsi dal cantiere, particolarmente macabra: "Ma vai a dirgli che avevi un tumore al cervello - gli dice la donna, in una delle intercettazioni riportate da Repubblica - Ma che palle racconti! Hanno detto che piangevi (...) questa è una cosa negativa, ti va contro".

Quel dettaglio sul campo di Chignolo - In un altro incontro con la donna, Bossetti parla del campo di Chignolo d'Isola, dove poi fu trovato il corpo di Yara. "Il 26 novembre pioveva o nevicava, il campo era coperto di fango", dice. Un dettaglio che non è sfuggito agli investigatori e che fornisce l'impressione che il muratore ci fosse stato proprio quella notte.


cronache criminali

Sarah Scazzi, parla la mamma Concetta: "Non mi aspetto verità da Cosima"

Riprende venerdì 27 a Taranto il processo d'Appello per l'assassinio della ragazzina di Avetrana. La madre ha consegnato una dichiarazione al suo legale

Sarah Scazzi, parla la mamma Concetta: "Non mi aspetto verità da Cosima"

Riprende venerdì 27 febbraio a Taranto il processo d'appello per l'assassinio si Sarah Scazzi, la quindicenne di Avetrana uccisa il 26 agosto 2010. In merito all'annuncio di dichiarazioni spontanee di Cosima Serrano, la zia della giovane condannata all'ergastolo in primo grado per omicidio, la madre di Sarah Concetta ha dichiarato che "non si aspetta nessuna verità da lei, che si vuole arrampicare sugli specchi".

Questo il testo integrale della dichiarazione che Concetta Serrano ha consegnato al suo avvocato Nicodemo Gentile: "In quattro anni (Cosima, ndr) non ha mai parlato, rifiutandosi di rispondere in tutte le occasioni in cui le è stato chiesto. Questo sta ad indicare che, parlando solo ora, ancora una volta si vuole arrampicare sugli specchi, proferendo ulteriori menzogne e infangando cosi nuovamente la memoria di Sara".

Nel processo di primo grado, oltre a Cosima Serrano era stata condannata all'ergastolo anche la figlia Sabrina Misseri.  Il marito Michele, invece, che si era addossato la responsabilità dell'omicidio, è stato condannato a otto anni per occultamento di cadavere.


cronache criminali

Milano, bimba 9 mesi morta in casa

Trovata in stato di malnutrizione

Milano, bimba 9 mesi morta in casa

Una bambina di 9 mesi è stata trovata morta la scorsa notte a Milano. I genitori hanno chiesto l'intervento della polizia nel loro appartamento perché la bambina non respirava più. Il personale del 118 ha notato una piccola piaga da decubito, scarsa igiene e uno stato di malnutrizione. Al momento le cause della morte sono ancora sconosciute.


cronache criminali

giovedì 26 febbraio 2015

Biella, insegnante di musica arrestato per pedofilia

L'uomo avrebbe abusato di una 14enne. Filmava anche le parti intime delle mamme durante i colloqui a scuola

Biella, insegnante di musica arrestato per pedofilia

Un insegnante di musica biellese di 42 anni è stato arrestato dai carabinieri con l'accusa di avere abusato di una sua allieva, all'epoca dei fatti 14enne. Le indagini sono scattate dopo che la giovane, oggi 17enne, si è convinta a sporgere denuncia. Nella casa dell'uomo, che avrebbe ammesso parzialmente, è stato trovato materiale pornografico e filmini realizzati a scuola, dove col cellulare filmava le parti intime delle mamme impegnate nei colloqui.


cronache criminali

Messina, scoperto traffico minori: bimbo in vendita a 30mila euro

Sventato il tentativo di vendere il bambino a una coppia siciliana. Otto fermati con l’accusa di associazione per delinquere e riduzione in schiavitù

Messina, scoperto traffico minori: bimbo in vendita a 30mila euro

Traffico di minori, trattati come oggetti in un mercato del malaffare parallelo a quello delle regolari adozioni internazionali.
L'organizzazione criminale si muoveva tra la Sicilia, la Toscana e la Romania, dove i carabinieri di Messina hanno fermato sei italiani e due romeni con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata alla riduzione in schiavitù.
In particolare, i militari del Nucleo Investigativo hanno sventato il tentativo di alcuni pregiudicati della provincia di Messina di vendere, dopo averlo acquistato in Romania, un bambino di otto anni a una coppia della zona, che ha pagato 30 mila euro per il minore, invece di seguire la regolare procedura per l'adozione internazionale.
L'indagine si è dipanata tra la Sicilia e la Toscana, dove uno dei fermati poteva vantare appoggi, e la Romania. Ora si trovano ora tutti in carcere, in attesa di essere interrogati dal magistrato. 
cronache criminali

mercoledì 25 febbraio 2015

Chi l'ha visto? Anticipazioni della puntata del 25 febbraio 2015

Ahmed Ali Rage, il super testimone del caso Ilaria Alpi. Si parlerà di Salvatore Parolosi?

Chi l'ha visto? Anticipazioni della puntata del 25 febbraio 2015

Oggi, mercoledì 25 febbraio 2015, va in onda un nuovo appuntamento con “Chi l’ha visto?”, il programma condotto da Federica Sciarelli su Rai 3. La conduttrice tornerà certamente ad occuparsi del caso di omicidio di Ilaria Alpi per il quale, nonostante si pensava fosse chiuso da tempo, potrebbero esserci delle importanti novità. Probabilmente, però, “Chi l’ha visto?” potrebbe tornare ad occuparsi anche della sentenza di Salvatore Parolisi, accusato di aver ucciso sua moglie Melania Rea. Nella giornata di ieri, infatti sono state depositate le motivazione della sentenza del 10 febbraio 2015 emessa dalla Prima sezione penale della Corte di Cassazione, quando ha deciso di eliminare l’aggravante di crudeltà dall’accusa di omicidio di Parolisi. L’uomo, ora, in sede di ricalcolo della pena, potrebbe ricevere delle attenuanti e delle riduzioni. La trasmissione condotta da Federica Sciarelli si era occupata del caso di Melania Rea la settimana scorsa, il 18 febbraio 2015, ed è sempre molto attenta ad ogni novità. Tornerà sull’argomento anche questa sera? 


cronache criminali

Repubblica Ceca, uccide otto persone in un ristorante poi si toglie la vita

Terrore nel centro di Uhersky Brod. Poco prima l'uomo aveva chiamato un'emittente televisiva: "Sono vittima di bullismo, vado a regolare i conti"

Repubblica Ceca, strage al pub:spari ai clienti, 9 morti Foto

Terrore in un ristorante nel centro di Uhersky Brod, nell'est della Repubblica Ceca, dove un uomo armato ha fatto fuoco contro i presenti. Otto persone sono morte mentre l'aggressore si è tolto la vita. Lo ha reso noto il ministero dell'Interno di Praga. Una donna, inoltre, è stata trasportata in ospedale in gravi condizioni. Il killer, poco prima, aveva annunciato la strage telefonando a un'emittente televisiva.

La telefonata: "Vittima di bullismo, ora regolo i conti" - Secondo la tv privata Prima, l'autore della strage aveva annunciato l'intenzione di commettere il suo folle gesto. "Sono vittima di bullismo, la gente mi fa male, le autorità non risolvono niente. Quindi vado a regolare i conti", aveva detto al telefono. 

A confermare il bilancio della strage è stato il ministro dell'Interno, Milan Chovanec. 

Sindaco: "Killer aveva problemi psichici" - Soffriva di disturbi psichici l'uomo, di 60 anni, che ha compiuto la strage prima di togliersi la vita. Lo sostiene il sindaco della cittadina ceca, Patrik Kuncar.


cronache criminali