lunedì 16 febbraio 2015

Caso Ceste, tutte le contraddizioni del marito: anche il parroco smentisce l'uomo

Dagli occhiali della moglie al copriletto giallo: tutti i dettagli che fanno traballare la ricostruzione di Buoninconti. Oggi l'udienza sulla richiesta di scarcerazione

Caso Ceste, tutte le contraddizioni del marito: anche il parroco smentisce l'uomo

Quattro giorni dopo il suo arresto, Michele Buoninconti, il marito di Elena Ceste, in carcere ad Asti con l'accusa di aver ucciso la donna, parla davanti al gip Giacomo Marson. E' il 2 febbraio: l'uomo cerca di chiarire le tante contraddizioni che fanno traballare il suo racconto. I nuovi dettagli emergono oggi verbali inediti pubblicati dal quotidiano La Stampa.

I particolari che non coincidono sono molteplici. A partire da quel paio di occhiali che Michele dice di aver trovato in auto, ma "che non erano di Elena". "Li ho messi in un portaoggetti sull'auto, li ho presi tenendoli con due dita al centro, caso mai qualcuno li avesse toccati", spiega Buoninconti. 

Il racconto smentito dal parroco - Parole smentite però dal parroco, don Roberto Zappino, che riferisce di un colloquio proprio con il marito della donna: "Mi disse che in uno di questi giri, nel controllare i vestiti che aveva sul sedile, nell'atto di portarli in casa, si era accorto che in mezzo a questi vi erano gli occhiali della moglie". Il prete ricorda bene il momento in cui l'uomo gli riferì la cosa, in particolare "lo stupore del fatto che c'erano anche gli occhiali tra i vestiti". Ma Michele si difende: "Non è vero, io al parroco non ho detto questo".

Il copriletto usato per avvolgere il cadavere? - C'è poi il mistero legato a quel copriletto giallo, forse usato per avvolgere il corpo di Elena. La mattina della scomparsa della moglie, Michele rifà il letto. "Non so perché l'ho fatto e ho invece lasciato le tazze della colazione sul tavolo. Può essere che il letto l'ho fatto dopo tempo, non ricordo in che momento l'ho rifatto".

Il fango sulle calze di Elena - Tra gli elementi che Michele consegna agli inquirenti ci sono anche delle calze di nylon di Elena. Lui racconta di averle trovate davanti a casa, ma gli investigatori rilevano tracce di fango provenienti dal luogo in cui è stato rinvenuto il cadavere della donna. Come è possibile? "Non so il motivo - tenta di spiegare Buoninconti -. Io ho cercato mia moglie, se ho sporcato le calze mentre le raccoglievo non so dirlo".

Oggi l'udienza sulla richiesta di scarcerazione - Intanto oggi a Torino si terrà l'udienza del Tribunale del Riesame sulla richiesta di scarcerazione avanzata da Chiara Girola, legale di Michele Buoninconti. L'uomo è in carcere da due settimane ad Asti. Il gip Giacomo Marson ha respinto nei giorni scorsi una prima richiesta di scarcerazione.


cronache criminali