mercoledì 25 febbraio 2015

Eddie Ray Routh, ergastolo all’assassino dell’American Sniper Chris Kyle

Si è conclusa la vicenda dell’omicidio di Chris Kyle, il cecchino più letale della storia degli Stati Uniti. Carcere a vita per Eddie Ray Routh.

Eddie Ray Routh, ergastolo all’assassino dell’American Sniper Chris Kyle

Eddie Ray Routh (27 anni), l’ex marine statunitense accusato dell’omicidio dell’ormai famoso “American Sniper” Chris Kyle, cui Clint Eastwood si è ispirato per raccontare il suo omonimo film sulla guerra in Iraq, vincitore di una statuetta per il sound editing agli Oscar 2015, è stato giudicato colpevole dalla giuria americana e condannato al carcere a vita.
Chris Kyle (interpretato sul grande scherno da Breadley Cooper) è stato un pluridecorato militare dei Navy Seals, il cecchino più letale della storia degli Stati Uniti con 160 uccisioni confermate da lunga distanza, che gli sono valse l’appellativo de “La Leggenda” durante le sue quattro missioni in Iraq. E’ stato ucciso in un poligono di tiro il 2 febbraio 2013, nei pressi di Chalk Mountain, in Texas, da Eddie Ray Routh: l’uomo soffriva di disturbo post traumatico da stress e quel giorno, durante la sessione al poligono, uccise anche l’amico di Chris, Chad Littlefield.
Kyle aveva compreso che “quel ragazzo che aveva portato con sé a distrarsi non era affidabile”, e quello stesso giorno, dal poligono, avvisò la moglie Taya Kyle – sposata nel 2002 e protagonista unica di questo processo – inviandole l’ultimo sms della sua vita, con scritto “watch my six”: in gergo militare è un messaggio di allarme e significa “guardami le spalle”.
Come emerso al processo, Taya non ne ebbe la possibilità perché poco dopo Kyle venne ucciso insieme a Chad Littlefieldcolpiti entrambi con arma da fuoco, per due volte, alla schiena. Routh, subito dopo aver freddato Kyle e Littlefield, si è allontanato frettolosamente dal poligono a bordo del pickup dell’American Sniper. In un video ha poi confessato l’omicidio, sostenendo:
Se non avessi preso la sua anima, lui avrebbe preso la mia
La giuria al processo, nella cittadina texana di Stephenville, ha accolto la teoria dell’accusa, che ha dimostrato come Routh sapesse ciò che faceva, nonostante l’uso di stupefacenti e le enormi quantità di alcol che ingeriva. Il problema del riadattamento civile dopo il periodo della guerra, del resto, aveva toccato anche lo stesso Kyle, impegnato in attività di sostegno per aiutare i veterani da quando lasciò i Seal nel 2009, all’età di 38 anni. Fu proprio Kyle, inoltre, a portare Routh al poligono quel 2 febbraio 2013.
A tutti i giurati è stato chiesto se avessero visto al cinema il film “American Sniper” di Clint Eastwood, poiché ha alimentato un dibattito nazionale molto acceso. Anche se agli Oscar il risultato per la pellicola è stato tutto sommato deludente, il regista può però consolarsi con oltre 300 milioni di incassi al botteghino. 

Fonte: woonko.com

cronache criminali