giovedì 16 aprile 2015

Uccide due donne e si suicida: ex poliziotto era legato a una setta

Ha colpito a morte la compagna cubana, ad Alessandria, poi si è schiantato con l'auto sull'A10: a bordo era con un'altra donna. Trovato un biglietto: "Siamo stati indicati, dobbiamo morire"

Uccide due donne e si suicida: ex poliziotto era legato a una setta

Ha ucciso prima la sua compagna cubana nel loro appartamento, ad Alessandria, poi è andato a Ventimiglia, schiantandosi sull'A10 con la sua vettura dove a bordo c'era la badante 47enne dell'anziana madre. La coppia è morta divorata dal rogo che è stato autoindotto. "Siamo stati indicati, dobbiamo morire", ha lasciato scritto l'assassino, Giancarlo Bossola, nella sua casa. Per gli investigatori non ci sono più dubbi: il movente è pseudo-religioso.

L'assassino, ex poliziotto, era un seguace della setta sudamericana "La Santeria". Sembra che l'uomo avesse progettato il duplice omicidio da tempo. La compagna sarebbe infatti stata uccisa due o tre giorni fa. Il killer sarebbe quindi andato a Genova per autodenunciarsi. Subito dopo si è dato alla fuga dirigendosi verso Ventimiglia e schiantandosi in autostrada. 

L'ex poliziotto, in una telefonata alla centrale operativa della Questura di Genova nella quale autodenunciava l'uccisione della compagna cubana, ha espressamente usato il termine "maga".

"Andate in via Pascoli a Alessandria, troverete la maga morta da alcuni giorni", ha detto all'agente che gli ha risposto. Mentre l'ex poliziotto parlava, è stata rintracciata la scheda telefonica allacciata al ponte di Cogoleto. Quella scheda apparteneva alla donna di Alessandria morta carbonizzata assieme al killer nell'incidente sull'A10.


cronache criminali

Nessun commento:

Posta un commento