martedì 14 aprile 2015

Nei guai il ginecologo delle vip per stalking

Ai domiciliari Claudio Giorlandino per aver molestato la sorella Mariastella. Tutto ruoterebbe attorno a una controversia sulla gestione dell’"Artemisia"

Nei guai il ginecologo delle vip per stalking 

Claudio Giorlandino avrebbe organizzato tutto nel dettaglio. Il ginecologo dei vip della Capitale avrebbe voluto rendere la vita impossibile alla sorella Mariastella. Attraverso «minacce» e «pedinamenti» che le avrebbero dovuto procurare «paura».
Questo ipotizza la Procura della Repubblica di Roma, che ieri ha ottenuto l’arresto del professionista con l’accusa di stalking, concorso in rivelazione del segreto d’ufficio e corruzione. Con lui sono finiti in manette il brigadiere dei carabinieri Biagio Di Mauro, fino a pochi giorni fa capo della scorta del presidente del Copasir, e il funzionario regionale Antonio Mercuri, distaccato al Comune di Roma. Indagati Pietro Pacillo e Fernando Mecchia, della polizia penitenziaria, e Antonio Cariella, carabinieri in servizio alla Compagnia di Ostia. L’inchiesta del sostituto procuratore Mario Dovinola nasce da alcune querele presentate da Mariastella Giorlandino e dal marito Carlo De Martino. Secondo quanto riassume il gip, che ha disposto l’arresto, «i fatti oggetti delle varie querele sono da inserirsi nel contesto del contrasto insorto fra i fratelli Giorlandino - che gestiscono una delle più note aziende di diagnostica e alta specializzazione – a seguito della stipula di accordi di cessione di marchi utilizzati nell’esercizio dell’attività imprenditoriale». Un contrasto che, tra l’altro, ha dato origine anche a procedimenti civili, in cui entrambe le parti rivendicano la proprietà dei marchi. E sarebbe in questo contesto che Claudio Giorlandino avrebbe organizzato il supposto stalking. Nei capi d’imputazione si legge che «con condotte reiterate minacciavano e molestavano i coniugi Mariastella Giorlandino e Carlo De Martino, procurando loro uno stato d’ansia e paura per la propria incolumità». In particolare, la stalking sarebbe cominciato quando i fratelli Giorlandino decisero nel 2011 di dividere l’attività imprenditoriale gestita fino ad allora in comune, «Artemisia». Così gli indagati «elaboravano una strategia di violenze e minacce (…) pianificate da Mercuri e Di Biagio», quest’ultimo forte del suo ruolo di brigadiere, «coordinava il lavoro di appostamento e pedinamento svolto da Mecchia Pacillo», della penitenziaria. Tutto sarebbe cominciato con una «aggressione da parte di due uomini che bloccavano l’automobile condotta da De Martino, gli afferravano il collo, gli intimavano di non chiedere più soldi al cognato». Poi ci sono i «pedinamenti e gli appostamenti» con «acquisizione di video riprese e materiale fotografico». Inoltre, avrebbero messo in atto una vera e propria macchina del fango, fornendo a un importante quotidiano nazionale notizie false su violazioni urbanistiche di una villa di Mariastella Giorlandino, finite in un articolo dal titolo: «Appia, la supervilla degli abusi edilizi». Infine, il ginecologo si sarebbe rivolto a un funzionario pubblico non identificato, da cui avrebbe ricevuto informazioni riservate su due denunce presentate dai coniugi, vittima di stalking a luglio 2013.

Fonte: iltempo.it

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