mercoledì 27 maggio 2015

Parolisi, difesa chiede il doppio sconto. Procura: ridurre pena da 30 a 20 anni

Omicidio di Melania Rea, la Corte d'Assise d'Appello di Perugia è entrata in camera di consiglio. Attesa per la nuova sentenza

Parolisi, difesa chiede il doppio sconto. Procura: ridurre pena da 30 a 20 anni

I difensori di Salvatore Parolisi, condannato a 30 anni in secondo grado per l'omicidio della moglie Melania Rea, chiedono ai giudici della Corte d'Assise d'Appello di Perugia, chiamati a ridertiminare la pena, un doppio sconto: "Escludere l'aggravante della crudeltà e concedere le attenuanti generiche". Sulla prima richiesta la Procura si dice d'accordo: "Ridurre la pena a 20 anni di reclusione". La Corte è entrata in camera di consiglio.

Ad annullare l'aggravante della crudeltà e a rimettere gli atti per competenza a Perugia era stata la Cassazione, che ha comunque ritenuto Parolisi definitivamente responsabile del delitto. 

Proprio l'annullamento dell'aggravante apre per Parolisi la possibilità di accedere alle attenuanti generiche, come chiesto dai suoi difensori Nicodemo Gentile e Valter Biscotti, che si aspettano una condanna "sotto i 20 anni": "Ci sono tutti gli elementi per concedergli le attenuanti generiche come il fatto che sia un giovane, incensurato e militare irreprensibile". 

Di opposto parere il sostituto procuratore generale Giancarlo Costagliola, che ha invece sollecitato che all'ex caporalmaggiore dell'Esercito non vengano concesse le attenuanti generiche. 

La morte di Melania - Carmela Melania Rea fu uccisa il 18 aprile del 2011 a 29 anni. Il suo corpo fu ritrovato dopo due giorni sul Colle San Marco di Ascoli Piceno. Era stato lo stesso Parolisi a lanciare l'allarme e a far scattare le ricerche. 

Il 26 ottobre del 2012 il Tribunale di Perugia condannò l'ex militare all'ergastolo. Pena ridotta a 30 anni dalla Corte d'Appello la cui sentenza, però, è stata annullata con rinvio dalla Cassazione.


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