lunedì 9 novembre 2015

Ancona, il killer con tre caricatori: Ma non volevo sparare

Antonio Tagliata dice di essere stato aggredito dal padre della fidanzata, ma a quell'appuntamento mortale si era presentato armato fino ai denti. Fabio Giacconi, intanto, è in coma irreversibile

Ancona, il killer con tre caricatori: "Ma non volevo sparare"

Non volevo uccidere, è lui che mi ha aggredito". Così, Antonio Tagliata, 18 anni, davanti agli inquirenti ha cercato di spiegare quegli otto colpi esplosi contro Roberta Pierini e Fabio Giacconi. Lei morta sul colpo, lui gravissimo in ospedale. Eppure il giovane, presentatosi a casa della fidanzatina per "chiarire", aveva con sé un pistola calibro 9, un caricatore con 15 colpi inserito, altri due pronti e ancora proiettili nelle tasche.

Al magistrato, ricorda il Corriere della Sera, ha ripetuto che "non voleva uccidere, che si era procurato la pistola perché il padre della sua fidanzata mi aveva minacciato". Certo è che Antonio Tagliata, per quanto pronto a chiarire e difendere un rapporto sentimentale sgradito ai genitori della fidanzata, si è presentato all'appuntamento mortale equipaggiato come per una guerra. "Ero armato perché ero convinto di morire io", avrebbe ancora detto.

Resta ora da capire, al di là di altri aspetti della dinamica della tragedia, come un 18enne si sia procurato la pistola, che aveva la matricola cancellata. Antonio, che si è rasato i capelli, forse proprio durante la fuga, ha detto di averla presa una settimana fa, ma ha dato indicazioni piuttosto vaghe. Non voleva sparare, dice, ma gli otto colpi esplosi sono andati, pare, tutti a segno.

Fabio Giacconi è in coma irreversibile. L'uomo, sottufficiale dell'Aeronautica, è ricoverato nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Torrette ad Ancona. Intanto l'udienza di convalida del fermo del 18enne dovrebbe tenersi martedì, giorno in cui è fissata anche l'autopsia sul cadavere della Pierini.

I pm, invece, continuano a raccogliere le testimonianze di vicini e familiari dei Giacconi e di Tagliata. Si cerca di completare il quadro dello scenario in cui è maturato il delitto, scatenato, sembra, dalla contrarietà dei Giacconi alla storia d'amore dei due ragazzi. Al momento Antonio Tagliata è rinchiuso in carcere mentre la 16enne si trova in una comunità protetta.


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