venerdì 20 novembre 2015

Mafia, i boss volevano uccidere Alfano "Si sono dimenticati di noi"

La circostanza emerge da un'intercettazione dei carabinieri sul mandamento di Corleone. Due mafiosi commentavano l'idea di eliminare il ministro dell'Interno per aver inasprito il 41 bis

Mafia, i boss volevano uccidere Alfano "Si sono dimenticati di noi"

"Angelino Alfano dovrebbe fare la fine di Kennedy", il presidente degli Stati Uniti ucciso a Dallas il 22 novembre 1963 da un tiratore solitario. Così alcuni mafiosi arrestati dai carabinieri nel Palermitano pensavano di colpire il ministro dell'Interno, responsabile dell'inasprimento del 41bis. La circostanza emerge da un'intercettazione effettuata nell'inchiesta dell'Arma sul mandamento mafioso di Corleone.

"Se c'è l'accordo eliminiamo Alfano" - "Se c'è l'accordo gli cafuddiamo (diamo, ndr) una botta in testa. Sono saliti grazie a noi. Angelino Alfano è un porco. Chi l'ha portato qua con i voti degli amici? E' andato a finire là con Berlusconi e ora si sono dimenticati tutti", così parlavano tra loro due mafiosi. 

L'intercettazione emerge da un'operazione antimafia dei carabinieri eseguita anche nei comuni di Chiusa Sclafani e Contessa Entellina. L'inchiesta, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, ha anche svelato i nuovi assetti di Cosa nostra nel mandamento dei boss Riina e Provenzano. L'indagine avrebbe scongiurato un omicidio già pianificato: alcune persone si sarebbero rivolte a Cosa nostra per risolvere problemi legati alla riscossione di una grossa eredità.

Arrestato il capo mandamento di Corleone - Tra gli arrestati c'è anche Rosario Lo Bue, capomafia finito in carcere nel 2008, ma poi assolto e liberato, fratello di uno dei fiancheggiatori dell'ultima fase della latitanza del boss Bernardo Provenzano. La Cassazione dichiarò nullo il decreto che aveva autorizzato le intercettazioni a suo carico.


cronache criminali

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