venerdì 27 novembre 2015

Vatileaks 2, messaggi hot tra Chaouqui e il monsignore: "Sei depresso? Scopa"

Mentre prosegue il processo Vatileaks 2, spuntano conversazioni intime tra i due imputati. "Silvana è perfetta... è morbida", scrive lei al prelato. La Chaouqui sui social si lamenta: "Vaticano colabrodo"

Vatileaks 2, messaggi hot tra Chaouqui e il monsignore: "Sei depresso? Scopa"

Mentre prosegue il processo Vatileaks 2, spuntano messaggi hot fra Francesca Immacolata Chaouqui, la pr membro della commissione referente vaticana sui tagli di spesa, e il monsignore Lucio Angel Vallejo Balda. Tra i due, rinviati a giudizio con l'accusa di divulgazione di documenti riservati e associazione a delinquere, il rapporto era dunque molto stretto. "Sei depresso? Scopa, ti passa la tensione", scrive su WhatsApp la Chaouqui al monsignore.

"Mia mamma ti porta Silvana... è morbida" - Come riporta Il Giorno, sono centinaia i messaggi hot via Whatsapp tra Chaouqui e il monsignore spagnolo. All'epoca della commissione referente vaticana sui tagli di spesa la confidenza tra i due era massima. "Senti - scrive la Chaouqui a Vallejo - ora che vai a San Sosti (il paese in Calabria di cui è originaria, ndr) - mia mamma ti porta da Silvana... è perfetta, ed è una mia cugina, così può anche essere salvato il patrimonio genetico. Poi mi dici che ne pensi. 36 anni. Morbida". La risposta di Vallejo sembra mostrare interesse: "Hmmmmm".

"Lassa perdere. È brutta" - Il prelato risulta poi essere effettivamente andato a San Sosti, a casa della famiglia Chaouqui. "Martedì sera viene a casa tua a trombare. Ok?", gli ricorda la pierre. E ancora: "Silvana vuole trombare. Che facciamo?". "Io no", replica il monsignore. Ma la Chaouqui lo incalza: "Tu sei perfetto, Silvana è morbidissima. Perché non va bene?". "Lassa perdere. È brutta", risponde secco.

"Lunedì Negroni fino alla morte" - La Chaouqui continua: "Ha detto lo psichiatra che devo farti divertire. Lunedì Negroni fino alla morte". In altre conversazioni emergono altre pressioni. "Se continui a fare di testa tua con noi hai chiuso - minaccia la pierre -. Io sono stanca di farti da badante, se fai casino... con la tua sicurezza e la tua protezione hai chiuso".

"Ma perché vuoi abbandonarmi?" - I rapporti tra i due poi iniziano a deteriorarsi. "Io ti conosco. So bene quando vuoi mettere distanze. Ora vuoi mettere distanza perché qualcosa ti fa male o ti dà fastidio. Ma come al solito non me lo dici e ci resto male. Sai quanto ci tengo e ti voglio bene... ma è per te che lo faccio. Ma perché vuoi abbandonarmi?", scrive la Chaouqui. Vallejo per un po' non risponde poi sbotta: "Ho bisogno de un po' de tranquillità. Te priego".

"Sei depresso? Scopa, che ti passa la tensione" - Dagli atti del fascicolo con cui il pm vaticano ha ottenuto il rinvio a giudizio del monsignore, emerge poi che la Chaouqui abbia anche promesso ai genitori del premier Matteo Renzi un incontro a Santa Marta con papa Francesco in persona. All'ultimo momento, però, non è andato in porto. La Chaouqui a Vallejo: "Avevo messo mesi a sistemare le cose con la Segreteria di Stato e hai rovinato tutto con quella boccaccia che non sai tenere chiusa. Ora mandi tutto a puttane perché sei triste. Vaffanculo". E lui: "No possiamo promettere quello che no è possibile". Allora la Chaouqui: "Sei depresso? Scopa, che ti passa la tensione".

Chaouqui: Vaticano colabrodo, violata la mia dignità - Tramite i social network la Chaouqui si lamenta di quanto esce sui media. "Sono a processo per una fuga di notizie. E mentre aspetto di capire cosa è meglio fare per me leggo dai giornali che filtrano gli atti del processo: atti secretati. Atti in base a cui si deciderà se ho o non ho tradito il Papa e che io ho sfogliato per soli 20 minuti. In teoria Essi dovrebbero essere Posseduti solo dagli avvocati e dagli inquirenti, a noi non vengono dati proprio per evitare che escano. Invece stanno lentamente diventando di dominio pubblico. Il Vaticano è un colabrodo". 

"L'enciclica - aggiunge -, la lettera dei cardinali al sinodo, decine di articoli, il maggiordomo, gli atti di Cosea e ora gli atti del processo. Ogni mattina qualcuno in Vaticano si sveglia e sa che dovrà consegnare qualcosa a qualche giornalista per glorificare o distruggere qualcuno. E' la prassi. Posso citare decine di vittime: Gotti Tedeschi, il nunzio Vigano, Monsignor Ricca, io stessa. E poi un giorno qualcuno alza il tiro e arrestano me nonostante le prove di chi abbia consegnato cosa e a chi esiste per tabulas e certo non ero io. Ma io vado distrutta a prescindere".

"Subisco senza potermi difendere" - "Che sia un modo - si chiede - per spiegare a Francesco che mai più si permetta di fare nomine a prescindere dalla Segreteria di Stato come avvenne quando Egli mi volle al suo fianco per aiutarlo a riformare le finanze vaticane. L'arresto ed il processo dovevano essere esemplari e far sì che mai più un foglio filtrasse dal Vaticano. Vedo che è servito a molto. I veri corvi ridono e distribuiscono gli atti processuali. Io subisco senza modo di difendermi". "Nella giornata mondiale delle donne - dice anche la pierre ed ex consulente vaticana - pensate al male che mi sta facendo uno Stato che siede all'Onu addirittura in difesa dei diritti dell'umanità. Mi viene tolta la dignità da chi esiste in nome di Dio. Perché io dovrei sottostare a tutto questo?".


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