mercoledì 8 luglio 2015

La banda delle mamme borseggiatrici Milano, arrestate e sempre rilasciate

Le cinque ragazze rom hanno 25 figli e sono state fermate già 78 volte, ma il codice penale le tutela in quanto sono madri di bambini piccoli

La banda delle mamme borseggiatrici Milano, arrestate e sempre rilasciate

Arrestate 78 volte, denunciate 192, ma sempre a piede libero. Di professione borseggiatrici, le cinque donne, tutte di etnia rom, sono state più volte beccate con le mani nel sacco, anzi nel portafoglio. Vengono incriminate per furto, ma poi restano libere. Perché sono madri di bambini, spesso piccoli.  

E' la storia, raccontata sul "Corriere della Sera", di Alessia A., 29 anni, 9 figli, 16 arresti; Marta S., 21, 4 figli, 25 arresti; Fanisa H., 29, 5 figli, 8 arresti; Serya O., 23 anni, 4 figli, 22 arresti; Debora H., 20 anni, 3 figli, 7 arresti. 

L'ultimo fermo risale al 27 giugno: erano nella fermata del metrò della stazione Centrale e stavano rubando il portafogli a una turista asiatica. Una di loro, durante il "colpo", aveva al collo il suo piccolo di soli tre mesi.

Le ladre professionista agiscono tra Roma, Milano e la Toscana, sono tutte rom, due bosniache e tre italiane, e sono di fatto libere di delinquere: le forze dell'ordine le individuano, le arrestano. E poco dopo le donne vengono rilasciate. 

Processata per direttissima al Tribunale di Milano, pochi giorni fa, Alessia ha detto al giudice: "Sono analfabeta, non lavoro, ho nove bambini e un marito. Viviamo in camper. Rubiamo agli stranieri". Anche Marta vive in un camper ed è incinta. Per loro la condanna è un anno e otto mesi. Subito libere, ovviamente, ma un'ordinanza del giudice: divieto di dimora in tutte le città con la metropolitana, da Milano a Catania. 

La polizia locale di Milano ha una squadra che lavora soltanto ai "reati predatori": 200 arresti in un anno e mezzo, 94 per borseggio. Ma c'è il codice penale: donne incinte o madri di figli sotto i 6 anni non possono andare in carcere, "salvo esigenze di eccezionale rilevanza". L'assessore alla Sicurezza di Milano, Marco Granelli, sta lavorando a "un decreto sicurezza per dare più poteri ai sindaci e incrementare la collaborazione con polizia e carabinieri per la lotta alla microcriminalità". Con pene più alte per reati come i borseggi reiterati. Il 4 luglio quattro ragazze bosniache sono state fermate dopo aver derubato un turista russo. Il giudice le ha lasciate in carcere nonostante gravidanza e figli per "strumentalizzazione".


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1 commento:

  1. Ma che senso ha continuare cosi ??

    Vengono prese, denunciate e rilasciate...

    Ma che cazzo di senso ha ????

    Maledetti i rom, e anche quelli che hanno fatto delle leggi così stupide e insulse...

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