domenica 19 ottobre 2014

I 10 serial killer più pericolosi e spietati di tutti i tempi

Jack squartatore

Tutti conosciamo Jack lo Squartatore Hannibal Lecter, ma la storia ci ha consegnato dei personaggi altrettanto feroci ed efferati, benché forse meno noti. La lista dei 10 serial killer più pericolosi e spietati di tutti i tempi è un vero elenco degli orrori, tra coloro che scioglievano le proprie vittime nell’acido, chi le smembrava e chi se ne nutriva. Se siete deboli di stomaco è forse preferibile non proseguire con la lettura, in caso contrario preparatevi a compiere un viaggio tra le manifestazioni più raccapriccianti e violente dell’animo umano.
  • Earle Nelson sfruttava la sua faccia da bravo ragazzo e la propria conoscenza della Bibbia per conquistare la fiducia delle sue vittime. Una volta che le malcapitate gli aprivano la porta di casa, l’uomo si avventava su di loro, le strangolava e violava i loro cadaveri. Attivo negli anni ’20, era chiamato anche Gorilla Killer, per via della forza con cui si accaniva sul collo delle poverette.
  • Sempre negli anni ’20 visse Albert Fish, l’Hannibal Lecter di questa classifica. Chiaramente vittima di turbe mentali, Fish confessò di trovare gustosa la carne umana, specialmente quella dei bambini. Fu condannato per l’assassinio di sei ragazzini ma si ritiene che il numero delle vittime fosse ben superiore.
  • Gary Leon Ridgway è conosciuto come ‘L’assassino del Green River’. Portava le sue vittime, pricipalmente prostitute, in riva al fiume e poi procedeva a strangolarle e gettarle in acqua. Con 49 omicidi accertati, detiene il titolo di serial killer americano più prolifico.
  • Henry Howard Holmes, noto come ‘L’Arcidemonio’, trasformò la propria casa in un vero e proprio museo degli orrori. All’apparenza un albergo come tanti, l’edificio era munito di camere a gas e di una stanza delle torture, Nel palazzo furono rinvenuti circa 150 resti umani.
  • Tra i più inquietanti figura senza dubbio Edward Theodore Gein. Quest’ultimo non solo uccideva dei poveri malcapitati, ma usava i loro arti e parti del corpo per crearne soprammobili e suppellettili . Inoltre, utilizzava la loro pelle per riprodurre le fattezze della madre, da cui era ossessionato.
  • John Wayne Gacy rappresenta una versione di IT in carne e ossa. L’uomo si mascherava infatti da clown per animare le feste dei bambini, ma aveva un piccolissimo difetto: traeva piacere dall’uccisione di adolescenti. Fu forse la frustrazione per la propria omosessualità repressa a scatenare tale reazione e a fargli uccidere 30 ragazzi, prima di essere arrestato e condannato a morte per iniezione letale.
  • Non può mancare in questa classifica la serial killer nostrana Leonarda Cianciulli, passata alla storia come ‘La Saponificatrice’. La donna scioglieva i corpi delle proprie vittime tramite soda caustica, con lo scopo di ricavarne del sapone. Non contenta, ne ricavava anche dei biscotti, da lei stessa consumati. Fu accertato che la Cianciulli soffriva di sdoppiamento di personalità.
  • La badante inglese Amelia Dyer, vissuta nella metà dell’800, venne soprannominata ‘Jill the ripper’ e per un buon motivo. Si faceva affidare bambini in cambio di denaro, per poi soffocarli o lasciarli morire di fame. Le furono attribuiti più di 200 infanticidi.
  • Peter Nirsch è passato alla storia come il più spietato dei serial killer. Attivo nel ’500, uccideva le donne incinte aprendo loro il ventre, estraendo il bambino e/o mangiando loro il cuore. Gli sono stati attributi circa 520 massacri.
  • Chiudiamo la lista con una nobildonna, almeno sulla carta. La contessa ungherese Erzsebet Bathory, vissuta tra ’500 e ’600, praticava la magia nera e le arti occulte. Torturò e uccise 500 contadine, bevendo il loro sangue o usandolo per farsi il bagno: era convinta che tali pratiche le avrebbero garantito la vita eterna. Morì dopo essere stata murata viva nel proprio palazzo.


cronache criminali

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