Le immagini, girate in un istituto alberghiero a gennaio, erano finite su Facebook. Insegnante immobile nonostante le richieste dell'alunna
Venti giorni di sospensione e stipendio decurtato del 50%. Questa la sanzione nei confronti di Elena Agliotti, l'insegnante colpevole di non essere intervenuta quando quattro alunni picchiavano sotto i suoi occhi una compagna disabile e riprendevano la scena con il cellulare. Le immagini, girate in un istituto alberghiero del Vercellese e postate su Facebook, avevano creato grande scalpore. Sospesi anche gli autori del gesto.
La professoressa di inglese compariva più volte nei 24 secondi del video e restava insensibile anche alle richieste in lacrime dell'alunna oggetto di sputi e percosse. La decisione dell'Ufficio scolastico regionale di Torino arriva a cinque mesi dai fatti. Il reintegro dell'insegnante dovrebbe avvenire a esami di maturità in corso.
Venti giorni di sospensione sono il doppio della sanzione massima che può infliggere un dirigente scolastico. Per arrivare a questa decisione è stato però necessario l'intervento in prima persona degli uffici del ministero.
Ben peggio è andata agli autori materiali del gesto, tutti e quattro tra i 15 e i 16 anni. Due di loro erano stati sospesi da marzo fino alla fine dell'anno scolastico, con bocciatura praticamente certa; gli altri invece erano stati allontanati per due mesi. Ma il legale di una delle alunne annuncia: "Se la Procura accerterà la responsabilità degli insegnanti, potremmo ritenerci parte offesa e costituirci parte civile".
Venti giorni di sospensione sono il doppio della sanzione massima che può infliggere un dirigente scolastico. Per arrivare a questa decisione è stato però necessario l'intervento in prima persona degli uffici del ministero.
Ben peggio è andata agli autori materiali del gesto, tutti e quattro tra i 15 e i 16 anni. Due di loro erano stati sospesi da marzo fino alla fine dell'anno scolastico, con bocciatura praticamente certa; gli altri invece erano stati allontanati per due mesi. Ma il legale di una delle alunne annuncia: "Se la Procura accerterà la responsabilità degli insegnanti, potremmo ritenerci parte offesa e costituirci parte civile".
Fonte: tgcom24.mediaset.it
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