martedì 23 dicembre 2014

Cibo scaduto con parassiti, Campania nel mirino. Sequestrate 60 tonnellate di alimenti

Cibo scaduto con parassiti, Campania nel mirino. Sequestrate 60 tonnellate di alimenti

Oltre 60 tonnellate di alimenti, "in cattive condizioni igienico-sanitarie, stoccati in ambienti inadeguati, con date di scadenza superate o venduti come produzione artigianale pur essendo industriali". Li hanno sequestrati i Nas (Nuclei antisofisticazioni e sanità) e i Nac (Nuclei antifrodi carabinieri) impegnati nell'operazione "Natale sicuro". Tra il cibo sequestrato, ci sono anche 30 tonnellate di prodotti di pasticceria e dolciari e una tonnellata di prodotti ittici di ignota provenienza. Negli ultimi venti giorni, i militari hanno passato al setaccio industrie di prodotti dolciari, pasticcerie, mercati ortofrutticoli ed ittici, depositi alimentari e caseifici. Oltre 2mila le ispezioni eseguite - più di 100 al giorno - con irregolarità rilevate nel 20% delle strutture controllate. Seicento le violazioni alle normative nazionali e comunitarie: oltre 650 persone sono state segnalate alle Autorità giudiziarie e amministrative con sanzioni per 670 mila euro. I controlli hanno portato anche al sequestro di 56 tra strutture, stabilimenti, depositi alimenti e laboratori. A Salerno i carabinieri hanno sequestrato 180 quintali di dolci, per un valore di 400 mila euro, tra cui cioccolata e caramelle scadute, alcune fin dal 2007, destinati a riempire le calze dell'Epifania da vendere sui banchi degli ambulanti. Nella stessa struttura c'era frutta secca in decomposizione e invasa da parassiti, che veniva mescolata con la cioccolata per mezzo di una chiave inglese. Oltre mezza tonnellata di pesce venduto senza etichetta è stato invece sequestrato nei mercati di Pozzuoli e Salerno. E sempre in provincia di Salerno, in uno stabilimento di produzione di olio extravergine d'oliva biologico al limone, sequestrate 1.600 bottiglie di olio con un'etichetta che vantava l'uso di 'Limone Costa d'Amalfi I.G.P.', rivelatasi ingannevole. Dolci, vini perche e olive in quantità sequestrati invece nel casertano. Il materiale sequestrato tra Salerno e Caserta era destinato a finire nei mercati di tutta la Campania.

Irregolarità anche al nord. In provincia di Ravenna, la stessa azienda lavorava le 'armellinè (l'interno dei noccioli di albicocche e pesche) smaltendo rifiuti alimentari. Sequestrati 400 quintali di prodotto, mentre a Milano, sono finiti nelle mani dei Nas e dei Nac 280 quintali di mandarini, cipolle e carote invasi da muffe e parassiti e 250 quintali di mele non tracciate. Attenzione particolare sulla 'Chinatown' del capoluogo lombardo, dove quattro cinesi sono stati denunciati per aver venduto alimenti in cattivo stato di conservazione. Sequestrati 2.400 chili di carne e pesce invasi da parassiti. Nel torinese, è stata sospesa un'impresa alimentare che si occupava del ritiro e stoccaggio di cesti e pacchi dono natalizi invenduti destinati all'estero, conservati in pessime condizioni. I controlli hanno poi riguardato anche prodotti non alimentari e in particolare addobbi natalizi, luminarie e giocattoli venduti in negozi etnici, in particolare cinesi. Sequestri ingenti a Cagliari e Isernia.

Fonte: ilquaderno.it

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