lunedì 15 dicembre 2014

Palermo, blitz nelle farmacie: vendevano pannoloni a pazienti morti

Le indagini hanno consentito di documentare passo dopo passo una truffa nella quale un funzionario dell'Asp autorizzava pazienti inesistenti a ritirare pannoloni per l'incontinenza e passava i documenti a 4 farmacisti, i quali poi chiedevano rimborsi

Palermo, blitz nelle farmacie: vendevano pannoloni a pazienti morti

Blitz nella notte da parte dei carabinieri del Comando Provinciale di Palermo per l’esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Palermo Nicola Aiello su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 6 persone: si tratta di Pietro Li Sacchi, impiegato dell'ufficio H del dipartimento Riabilitazione dell’Asp, Giuseppe Pepe, titolare della farmacia "Trossarelli" di via Francesco Paolo Perez, Gaetano Sirchia, titolare della farmacia "Del Vespro" di corso Tukory, Diego Genovese, titolare della farmacia “Genovese” anche questa in corso Tukory, Andrea Lo Iacono, titolare della parafarmacia di via Carlo Pisacane e Giuseppe Villano, che faceva da intermediario tra il funzionario dell'Asp e i farmacisti.
Costoro sono ritenuti responsabili a vario titolo di concorso in falso, accesso abusivo a sistema informatico e truffa aggravata in danno del Servizio Sanitario: il funzionario dell’Asp, infatti, autorizzava pazienti morti o inesistenti a ritirare pannoloni per l'incontinenza e passava i documenti ai quattro farmacisti, che poi chiedevano lauti rimborsi all'azienda sanitaria.
Le indagini hanno consentito, attraverso anche alcuni filmati, di documentare passo dopo passo un complesso meccanismo che permetteva agli indagati di conseguire illeciti profitti attraverso l’alterazione delle autorizzazioni emesse dall’Asp per la distribuzione in regime di convenzione presso le farmacie e parafarmacie di presidi e ausili per incontinenza e prodotti per celiaci.
La truffa dei pannoloni a pazienti morti era stata scoperta dal direttore generale dell’Asp Antonio Candela, il quale aveva presentato un esposto. In seguito ad alcuni riscontri, i carabinieri avevano piazzato delle telecamere nell’ufficio del funzionario dell’Asp Pietro Li Sacchi, che si trova all’interno dell'ospedale Guadagna. In questo modo i militari hanno potuto seguire in diretta tutte le fasi del raggiro.
Nella truffa sono rientrati anche prodotti per celiaci, ma le indagini proseguono.


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