venerdì 30 gennaio 2015

Elena Ceste, l'arresto del marito: "Uccisa nel letto coniugale"

La donna, scomparsa un anno fa, probabilmente è morta per asfissia; il movente: "l'odio per una moglie e madre inadeguata". il marito, Michele Buoninconti, è accusato di omicidio volontario premeditato e occultamento di cadavere. il gip: "tutti gli indizi contro di lui" 

Elena Ceste, l'arresto del marito: "Uccisa nel letto coniugale"

Sarebbe stato il letto coniugale il luogo in cui si è consumata la tragedia di Elena Ceste. E' quanto si legge nell'ordinanza del gip Giacomo Marson in cui si individua il teatro dell'omicidio "ragionevolmente avvenuto per asfissia, quando la vittima stava curando la propria igiene e si accingeva a indossare abiti puliti". Uccisa, dunque, in casa e poi portata di nascosto nel luogo in cui è stata ritrovata nove mesi dopo la sua scomparsa. La svolta nelle indagini per il delitto della mamma di Costigliole d’Asti, scomparsa dalla sua casa di Strada San Pancrazio il 24 gennaio 2014 e i cui resti sono stati ritrovati lo scorso autunno vicino casa, e' arrivata questa mattina quando i carabinieri hanno arrestato il marito per i reati di omicidio volontario premeditato e occultamento di cadavere. Fondamentali per le indagini sarebbero state alcune intercettazioni telefoniche nei confronti dell’uomo. "Il movente? Una situazione familiare con criticità e conflittualità". Michele Buoninconti è stato arrestato su ordine del gip, che ha accolto la richiesta del pm Laura Deodato. L'uomo si è sempre dichiarato innocente. Secondo gli inquirenti l'omicidio è avvenuto lo stesso giorno della scomparsa della donna. L'arresto di Buoninconti, ha spiegato il Comandante dei Carabinieri di Asti, il Colonello Fabio Federici, è avvenuto quando i figli erano a scuola.

Gip: "tutti gli indizi contro di lui" 
"Tutti gli elementi raccolti nel corso delle indagini" indicano "Michele Boninconti come l'autore delle gravissime condotte che gli vengono attribuite". Lo scrive il gip nell'ordinanza di arresto nei confronti del marito di Elena Ceste sottolineando che gli indizi "non sono soltanto numerosi, ma anche particolarmente pregnanti". Dunque, quello che "emerge in maniera dirompente - ribadisce - è che tutti gli indizi sono univocamente indirizzati nel dimostrare come unica soluzione possibile quella posta alla base della richiesta" del pubblico ministero. 

Il movente: "odio verso donna da raddrizzare"
Il movente "va ricercato nell'odio maturato nel tempo". L'uomo, secondo il giudice, riteneva che Elena "fosse una moglie e una madre inadeguata", nonché "una donna infedele e inaffidabile dedita a coltivare rapporti virtuali con il computer e, quindi, da raddrizzare". Il gip cita il frammento di una conversazione, intercettata il 17 agosto, fra Buoninconti e i figli, su un'auto di famiglia. "con mamma - dice l'uomo - c'ero riuscito a farla diventare donna. Solo, vai a capire cosa ha visto! Diciotto anni della mia vita per recuperarla, diciotto anni per raddrizzare mamma!". 

La vicenda 
Elena Ceste, 37 anni, scomparve un anno fa. La prima ipotesi degli investigatori è la fuga e infatti le indagini arrivano fino a Tenerife. Si parla poi di suicidio fino a quando prende corpo l’ipotesi che potrebbe essere stata uccisa. Il cadavere viene trovato 9 mesi dopo vicino alla sua abitazione, durante dei lavori di scavo. Il marito viene iscritto dalla procura nel registro degli indagati.

Fonte: rainews.it

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