lunedì 12 gennaio 2015

Nigeria, due bambine kamikaze in attentato mercato

Ennesimo orrore in Nigeria. Imbottite di esplosivo: 7 morti. Una di 10 l’altra di 15 anni, sono morte in un mercato di Potiskum

Nigeria, due bambine kamikaze in attentato mercato

È di almeno sette morti e 48 feriti il primo bilancio provvisorio dell’attentato suicida che ha visto nuovamente protagoniste - probabilmente involontarie - altre due bimbe kamikaze, una di 10 e l’altra di 15 anni. Le giovani si sono state fatte saltare in aria in un mercato dove si vendono telefonini a Potiskum, nello stato nord-est di Yobe. 

Secondo un testimone, Sani Abdu Potiskum, le attentatrici dimostravano non più di 10 anni, come l’altra coetanea che ieri ha causato la morte di 20 persone a Maiduguri, capitale dello Stato di Borno. Anche Potiskum era stata colpita da un attentato sempre ieri.

Intanto, l'esercito nigeriano ha sollecitato la cooperazione internazionale contro Boko Haram, dopo il sanguinoso attacco messo a segno dai jihadisti nella città di Baqa e nelle località circostanti, nel nord-est del paese, che avrebbe causato centinaia di morti. Il bilancio delle vittime non è ancora stato accertato, ma secondo alcune fonti i morti potrebbero essere 2.000.
"L'attacco di questi cani e quanto hanno compiuto dal 3 gennaio 2015 dovrebbe convincere tutte le persone ben intenzionate del mondo che Boko Haram rappresenta il male che dobbiamo eliminare tutti insieme, piuttosto che criticare quanti cercano di combatterli", ha detto oggi il portavoce del ministero della Difesa, Chris Olukolade.
"L'esercito nigeriano non ha abbandonato Baqa e le altre località oggi controllate dai terroristi", ha aggiunto, riferendo di "piani appropriati, uomini e risorse mobilitati per affrontare la situazione".
Uno dei sopravvissuti alla strage ha raccontato ai media nigeriani: "Abbiamo corso per giorni e visto cadaveri, specialmente sulle isole del lago Ciad: sono stati sterminati come insetti. Il massacro (di domenica scorsa, ndr) è andato avanti per giorni, i miliziani sono in agguato lungo le acque e, quando vedono passare una barca di quelli che fuggono, aprono il fuoco". Altri sopravvissuti parlano di decine di cadaveri "ovunque".
Nell'ottobre scorso, le autorità nigeriane avevano annunciato il raggiungimento di un'intesa per un cessate il fuoco con Boko Haram, anche in vista del rilascio delle oltre 200 studentesse rapite a Chibok, nel Borno, lo scorso aprile, e per un regolare svolgimento delle prossime elezioni presidenziali e legislative, programmate per febbraio. Tregua poi  smentita dal sedicente leader del movimento, Abubakar Shekau. Da allora, le violenze sono continuate senza interruzioni di sorta.

Fonte: tg3.rai.it

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